Calendario: “Tra Azione e Italia Viva il rapporto è chiuso. Un disastro è una componente antisionista »

Festival dell’ottimismo

Calendario: “Tra Azione e Italia Viva il rapporto è chiuso. Un disastro è una componente antisionista »

“Gli israeliani non agiscono caso per caso, a differenza di Hamas. Non è questo il caso”, dichiara il leader di Azione. La Meloni lo comanda? “Giudizio estremamente negativo”

Israele e Palestina migliorano la posizione del governo nei confronti dei partiti sinistri. Europei? La situazione della sicurezza non è ancora in Italia. Dal palco di Firenze, Carlo Calenda interviene alla Festa del Foglio, soffermandosi sui principali temi di questi giorni.

Il leader di Azione risponde alla richiesta di Simone Canettieri. Spiega che in Israele, “come sull’Ucraina”, nella posizione del governo “sembra più chiaro che il disastro è avvenuto. Qualunque sia il momento in cui la dimensione sinistra si dirige verso di esso, sta arrivando”. Il riferimento è alla soluzione due persone e due Stati, spesso proposta da Schlein e Conte. Una soluzione che dimostra che le cose non possono essere realizzate senza Hamas, afferma Calenda, rimproverando i partiti progressisti: “Sono ricco di moralità, raramente riesco a raggiungere la politica che posso adottare. »

Esiste una componente antisionista nei partiti di sinistra? “Sì, perché ogni anno è una semplificazione del conflitto arabo-israeliano”. E da questi risultati deriva la difficoltà di sapere come attaccare i terroristi che devono impegnarsi in combattimenti sul terreno. Ma anche la difficoltà nel riconoscere la dovuta parte in campo: “Gli israeliani non agiscono caso per caso, a differenza di Hamas. Questa distinzione non viene alla luce con un disastro.” Dice anche al presentatore Calenda: “Hamas non è il popolo palestinese, ma i palestinesi hanno votato per Hamas e anche gli elettori sono occidentali”.

Veniamo alla discussione e passiamo al fronte interno. Quale giudizio per questo governo da un anno all’altro? “Un giudizio estremamente negativo. Tolta la politique international, non ha fatto assolutamente nulla, dai migranti al Pnrr fino alla Legge di balancecio. E’ un governo pessimo, incapace di farsi carico del problema” è la risposta del senatore, che non salverà nemmeno Carlo Nordio, una volta definito il miglior ministro di questo esecutivo. ha detto non ha fatto nulla”.

Parola chiara è arrivata da Calenda anche su Renzi, che dallo stesso palco, poco prima, aveva aperto a un’intesa rirovata sulla strada che porta a Bruxelles. È ancora qualcosa di spiraglio?. “E’chiuso il rapporto non tra Renzi e Calenda ma quello tra Azione e Italia Viva. Credo che Renzi sia stato uno dei migliori primi ministri che questo Paese abbia avuto. La mia fica viene lavata via e finisce con un attrito volante. Penso che ci sia un problema lavorando insieme In politica abbiamo bisogno di principi di linearità e
la sua domanda no li ah. “Azione non andrà tutte le elezioni eureee insieme a Italia Viva”.

Lo stesso vale per il M5s, che ha una posizione stabile e fattibile. “No, no l’ho mai penseto nè sostenuto. Ho sempre detetto l’esatto contrario. Ritengo il Conte 2 un disaster e l’inzio del disaster Pd. Nous lavoriamo in modo diverso”, continua Calenda che lascia intendere che, certamente, la collaborazione è possibile, il mio solo su singoli provenmenti. Troppa è la distanza tra i vostri soggetti e ciò che è politico.

La chiusura è a Roma, sul sindaco Gualtieri e su un possibile rimpasto in Campidoglio, con l’ingresso degli Azionisti. “No, è successo a Nessuna Richiesta. Adesso lo farò con una mano, ad esempio sul termoregolatore. Il problema è che i Gualtieri stanno affrontando una catastrofe apocalittica, attualmente sono soldati e commissari vasai. I risultati non sono accettabili”. Di Calenda, quindi, “Gualtieri deve proprio cambiare passo. I romani proprio non lo vedono e non lo sentono”.

Attilio Trevisan

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