Bimbo di due mesi rapito dal padre in un ospedale in Italia: l’uomo era stato privato della potestà genitoriale

Un uomo di 30 anni ha rapito il figlio neonato dall’ospedale di Magenta (provincia di Milano), Italia. Era stato privato della potestà genitoriale.

Un uomo è entrato in un ospedale di Magenta e ha rapito il figlio: l’episodio è avvenuto nei giorni scorsi. Sul caso stanno indagando le forze dell’ordine. Secondo le prime informazioni, sembra che il piccolo sia stato ricoverato per due mesi all’ospedale Fornaroli con alcuni problemi di salute.

Il tribunale ha pronunciato la decadenza della potestà genitoriale

Secondo le prime informazioni, sembrerebbe che i genitori siano entrambi tossicodipendenti. Secondo MilanoToday, il bambino era in ospedale dal giorno in cui è nato, il 3 marzo, due mesi fa. Al momento della nascita, infatti, i medici lo hanno testato positivo a benzodiazepine, metadone, cocaina e oppiacei, con evidenti sintomi di astinenza, oltre a una malformazione vascolare del circolo addominale. Per questo in questo caso sono intervenuti i servizi sociali del comune di residenza del bebè, che non è Magenta, ma un altro comune della provincia di Milano.

In quel momento, i servizi sociali dell’ospedale sono intervenuti per prendersi cura del neonato e, poco dopo, è caduta un’ordinanza del tribunale che ha posto fine alla potestà genitoriale del padre e della madre, entrambi con comprovati problemi di abuso di sostanze.

Una decisione che era stata presa proprio per i problemi incontrati dai genitori. Tuttavia, le visite dei genitori in ospedale erano consentite. Pochi giorni fa il tribunale per i minorenni ha disposto la decadenza della potestà genitoriale. È stato il primo passo verso l’affidamento del bambino a persone diverse dai suoi genitori.

La dinamica della rimozione del bambino dall’ospedale

La mattina di mercoledì 3 maggio, durante le visite programmate, il padre avrebbe strappato il neonato dalla culla della nursery e sarebbe uscito dall’ospedale con lui senza incidenti. Da allora nessuno ha più avuto notizie né dei genitori né del bambino: si dice che tutti e tre siano scomparsi.

E’ stata la direzione medica dell’ospedale ad allertare l’autorità giudiziaria sull’accaduto. Questo è un dettaglio, perché in casi del genere il controllo degli operatori medico-sociali è sempre molto severo. Su quanto accaduto sarebbe stata aperta un’inchiesta interna.

Il personale medico ha chiamato i carabinieri. I militari hanno svolto tutti gli accertamenti necessari per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento. Non è chiaro se siano state riprese anche le riprese delle telecamere a circuito chiuso.

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Selene Blasi

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