Arrestato in Italia l’ex poliziotto rumeno che per un anno ha terrorizzato la sua ex fidanzata. Ionuţ Daniel Ne

La donna aveva perso il conto delle volte in cui Ionuț Daniel Neculae, che ha 36 anni, le aveva fatto sentire che la sua vita e quella della bambina di 6 anni erano davvero in pericolo. A nome del rumeno c’erano un ordine di arresto preventivo e un mandato europeo emesso dalle autorità rumene, ma l’uomo aveva perso le sue tracce.

Ma stava inviando messaggi minacciosi alla sua ex ragazza. L’ultima, proprio qualche giorno fa: «So dove vai e come ti vesti», le aveva scritto. Il culmine delle minacce è arrivato la notte del 15 febbraio, quando la Citroën C3 della donna è stata data alle fiamme dietro l’edificio in cui vive con la figlia.

Martedì mattina la polizia è riuscita ad arrestare Neculae, che da diverse settimane si nascondeva con i rumeni a Treviso.

“Alla fine lo hanno arrestato, a cinque chilometri da casa mia. Era lì, mi spiava, mi avrebbe ucciso di sicuro. Oggi finisce un incubo, posso tornare in vita. Ma chiedo anche giustizia. Quelli chi lo ha aiutato a nascondersi per tutto questo tempo deve essere punito con lui”, dice il rumeno.

Ammette di essere arrivata a temere ogni secondo in cui Neculae era libera e ora prova un senso di sollievo: “Più sicura e più calma. Ora posso dormire la notte senza preoccuparmi che la mia macchina vada a fuoco o che lui entri in casa mia per uccidere me e il mio bambino. Era vicinissimo, era ospitato a cinque chilometri da casa mia. Quella stessa sera mi aveva mandato un altro messaggio minaccioso: prima o poi ci troveremo faccia a faccia e la polizia non arriverà in tempo. Ero terrorizzato. Quella notte non riuscii a dormire: mi svegliavo ogni dieci minuti. Invece è arrivata la polizia e l’ha portato via”.

Il romeno non nasconde di avere ancora paura: “In parte sì, perché qui ha tanti amici, persone note che lo hanno aiutato a nascondersi in questi mesi. Spero vengano puniti per questo, non è giusto che se la passano liscia. Potrebbe vendicarsi tramite loro, o chiedere loro di tenermi d’occhio. È pericoloso. Negli ultimi mesi ha anche detto che se andasse in prigione, non ci resterebbe per sempre. Se mi mettono dentro, dopo me ne vado, io vivo solo per te, tornerò a prenderti, mi scriveva.

La romena ha anche raccontato di come sia finita ad avere una relazione con l’ex poliziotto fuggito dal Paese, dove è ricercato per scontare una pena detentiva: “Su Facebook: ci siamo scritti poco prima di conoscerci. Si è presentato come una brava persona: premurosa, amorevole. Dopo un mese, però, ho saputo del suo passato criminale in Romania. Non volevo stare con uno come lui, avevo una ragazzina da crescere e un lavoro onesto. Non ha mai accettato. Mi sono persino avvicinato di nuovo a lui, per paura, dopo che è entrato in casa mia armato di coltello “.

La donna ha anche raccontato che dopo che la sua macchina è andata a fuoco, si è trasferita dalla sorella, ha smesso di andare a lavorare, ha smesso di portare la figlia all’asilo e non è mai stata sola un attimo, per paura di trovarsi faccia a faccia con l’ex fidanzato. .


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Serena Megna

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