Arrestato in Italia il datore di lavoro di un lavoratore abbandonato dopo un infortunio sul lavoro. La vittima morì due giorni dopo

La polizia italiana ha arrestato martedì il datore di lavoro di un lavoratore agricolo stagionale indiano, morto in seguito a un incidente sul lavoro durante il quale gli è stato amputato il braccio e schiacciate le gambe, ha reso noto la procura, riferisce l’AFP.

Antonello Lovato è stato arrestato in seguito alla morte di Satnam Singh, rimasto ferito in una fattoria di Latina, zona rurale a sud di Roma dove lavorano decine di migliaia di braccianti agricoli indiani. Il dramma, ampiamente pubblicizzato, suscitò indignazione e riaccese il dibattito sulle condizioni di lavoro dei lavoratori senza contratto in Italia. Se Singh, morto “per una grave emorragia, avesse ricevuto una rapida assistenza medica, molto probabilmente si sarebbe salvato”, dice la Procura di Latina citando la perizia medico-legale. A metà giugno Singh, un lavoratore stagionale di 31 anni senza contratto legale, è stato coinvolto in un incidente in cui una macchina agricola gli ha amputato un braccio e schiacciato le gambe. Invece di portarlo d’urgenza in ospedale, il suo datore di lavoro lo ha abbandonato, insieme alla moglie, sul ciglio di una strada, con il braccio mozzato in una scatola di cartone, hanno denunciato i sindacati che sostengono la vedova della vittima. L’uomo è morto due giorni dopo per le ferite riportate. “Le condizioni del lavoratore dopo l’incidente erano così gravi che necessitava di un pronto soccorso”, ha sottolineato la Procura, precisando che era in corso un’indagine sulle condizioni di lavoro. Secondo il centro di documentazione dell’Osservatorio Placido Rizzotto, i lavoratori del settore agricolo vengono pagati in media 20 euro al giorno per 14 ore di lavoro. Da gennaio 2023 a giugno 2024 le dogane italiane hanno registrato quasi 60mila lavoratori senza contratto. Ma il più grande sindacato italiano, la CGIL, stima che fino a 230.000 persone si trovino in questa situazione, ovvero più di un quarto dei lavoratori agricoli stagionali.

Serena Megna

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