“Alta velocità Medioetruria, il cuore d’Italia sempre più isolato” – Perugia.Comunica

Lo comunica poi Francesca Tizi, capogruppo M5s al Consiglio comunale di Perugia.

“Vantaggio zero per l’Umbria. Questo sarà il risultato della realizzazione dell’Alta Velocità Medioetruria. Tesei e Melasecche hanno risolto un progetto che avevano osato imporsi quando erano all’opposizione, un’infrastruttura che, nel precedente commissione, considerata un’operazione sensata e che, oggi, avviene, un rito strategico. Una pessima selecta politica, perché non è possibile avere una tecnica per sequestrare questa stazione, posizionata non solo in un’altra regione, ma anche a distanza di oltre 50 km da Perugia, che servirà a rompere definitivamente l’ isolamento che continua a caratterizzare il nostro territorio e il nostro sistema dei trasporti con il resto d’Italia.

Per quanto si possa parlare del Rilancio dell’Umbria la realtà è che i nostri traghetti sono obsoleti e hanno un’illusione. Fattori che incidono negativamente sugli spostamenti delle ombre, dei pendolari e dei turisti. Questi problemi non verranno certo risolti dalla stazione “Medioetruria”. Come organizzare una “occasione” in una stazione dell’Alta Velocità che, come quella, non si troverà nemmeno in Umbria? Come potrebbe essere utile una stazione che venga realizzata in una posizione più vicina al centro delle province di Siena, Arezzo e Perugia, ma in una serie di luoghi dove però non sono presenti funzioni nella provincia in questione nel complesso manca la di efficaci collegamenti stradali e ferroviari in queste aree è ciò che non consente una potenziale pianificazione d’uso.

Se Perugia, vedremo i costretti arrivare ad almeno un’ora in macchina o in autobus, passando per la strada regionale che porta a Rigutino (questa è stata la strada della Medioetruria), non in mezzo al traffico. Perché è necessario viaggiare prendendo gli autobus, anziché fare la Freccia appositamente per la nostra regione? È necessario migliorare i collegamenti ferroviari di Perugia con tutte le altre principali città italiane, migliorare i collegamenti ferroviari Terontola-Orte (Perugia, Assisi, Foligno, Spoleto e Terni), ma soprattutto trovare soluzioni per la tratta Perugia-Orte. Itinerario di Roma.

Non è possibile raggiungere la Capitale nel 2024 in treno da Perugia, per un viaggio di soli 182 km, e ci vogliono meno di due ore e tre ore (2h15 solo con uno, misero intercity alle 6.40 del mattino). Ed è per questo che prendi uno di questi pochi giorni di formazione diretta. altrimenti, con diverse soluzioni previste, potrete impiegare altre 4 o 5 ore.

Vogliamo promuovere l’Umbria a livello turistico, vogliamo aumentare il numero delle persone presenti. E poi non impedire collegamenti adeguati. Invece di realizzare infrastrutture che escludano ancora una volta Perugia dai principali circuiti nazionali, e lavorare sulla realizzazione di altre Frecce per il Nord e sull’introduzione di treni ad Alta Velocità per collegare il nostro territorio anche al Sud, verso Napoli, completando così un progetto strategico e di ripresa. Allo studio soluzioni per permettere alle ombre del potere di beneficiare davvero dell’alta velocità e raggiungere in poche ore città come Milano, Roma e Napoli, regioni come Campania e Calabria, senza che Dover cambi marcia.

Perugia è una città che conta non solo migliaia di turisti, ma soprattutto migliaia di studenti, molti dei quali spesso tornano nelle loro case d’origine e affrontano viaggiatori su autobus pazzi, che decidono di fare ore. Dobbiamo offrire un’infrastruttura adeguata che ti permetterà di confermare la tua scelta per i tuoi studi e rafforzare la tua futura città all’avanguardia. Purtroppo, ad oggi, proponiamo solo scambi ferroviari antidiluviani, anche con un solo binario, opponendosi al raggiungimento dell’alta velocità con tutta l’ombra delle difficoltà dovute alla morfologia del territorio.

L’impressione, data dal Nodo di Perugia – per questo risultato non ci si è grande scrupolo dell’ambiente e del territorio nelle diverse politiche – è che la nostra Regione non si esprima in Campidoglio e che sia sempre più povera. collegamenti e infrastrutture a vantaggio delle altre regioni. Quest’opera sarà il classico fumo negli occhi dei cittadini ombra, perché della stazione “Medioetruria” si parlava almeno 8 anni fa e se ne parla ancora oggi, come di una zuppa calda. Per l’attuale governo, infatti, è più semplice riproporre nuovi progetti che richiedano lo sviluppo di soluzioni innovative. Per questo il nostro presente presenterà l’impegno ad affrontare il tema anche in Consiglio Comunale.”

Attilio Trevisan

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