Charlie Hebdo, la versione falsificata dai propagandisti del Cremlino

Il 28 novembre France 24 Observers ha scoperto sui social media una copertina falsamente attribuita al settimanale satirico francese Charlie Hebdo, pubblicata con un messaggio in inglese: “Francia: il nazismo è associato all’Ucraina. Charlie Hebdo ha lanciato un numero speciale: edizione sulle avventure dei nazisti ucraini in QatarIl post è stato ricondiviso 129 volte, comprese le versioni in spagnolo, francese, polacco e italiano.

La vignetta stessa fa riferimento a informazioni false, verificate dalla redazione di Observer il 25 novembre, da un video attribuito ad Al-Jazeera. Nel video, i media del Qatar hanno riferito che i sostenitori ucraini tenevano cartelli nazisti in Qatar con le parole “Sieg Heil”, il “saluto alla vittoria” sotto il regime nazista. Questo video non è mai stato pubblicato da Al-Jazeera ed è falso.

L’immagine mostra la mascotte della Coppa del Mondo con i baffi alla Hitler, come nel finto video attribuito ad Al-Jazeera. Due uomini vestiti in stile arabo cercano il significato della parola in un dizionario e presumono che sia “qualcosa in ucraino”.

Ma questa prima pagina della pubblicazione non è mai esistita: è un falso che imita lo stile del quotidiano. Non si fa menzione di questa copertina sulla pagina degli ultimi numeri della rivista. Il numero 1584 della rivista, che dovrebbe essere quello in cui i sostenitori ucraini fanno propaganda, è in realtà una rappresentazione delle notizie politiche francesi.

Almeno sei falsi titoli di Charlie Hebdo da luglio

Il 23 settembre 2022, la stessa rivista Charlie Hebdo ha rivelato in un articolo di aver rilevato l’esistenza di alcuni falsi della pubblicazione, specificando che erano, inoltre, “molto brutti”.

Queste due copertine ritraevano Emmanuel Macron, il presidente francese, su una cisterna d’acqua, mentre schizzava i manifestanti e gridava loro: “State a casa, non ribellatevi!”, mentre Volodymyr Zelensky, rappresentato sotto forma di cane, sembra essere mangiare escrementi da una ciotola con i colori dell’Unione Europea.

Su un’altra copertina, la sagoma del Regno Unito vomita l’ex primo ministro Boris Johnson, mentre Volodymyr Zelensky, raffigurato anche lui come un cane, si aggrappa a lui. Gli errori di ortografia nei titoli mostrano che i falsari sono dilettanti.

In ottobre, un’altra copertina mostra re Carlo III indignato per un’etichetta sulla tomba della regina Elisabetta II, realizzata da Volodymyr Zelensky, anch’essa raffigurata come un cane.

All’inizio di novembre, la redazione di Observers ha individuato un’altra copertina falsa che mostrava Papa Francesco che posava la mano sul sedere di un bambino. La copertina fa riferimento a una dichiarazione del papa sulla “crudeltà” dei combattenti ceceni e buriati, riferendosi quindi ai soldati delle nazioni non cristiane della Federazione Russa.

Da luglio sono circolati almeno sei titoli falsi attribuiti a Charlie Hebdo, tutti su temi legati alla guerra in Ucraina.

I primi messaggi compaiono nei gruppi pro-Cremlino

Secondo le statistiche dello strumento online Statistiche TG, che analizza i dati di Telegram, l’ultima bufala attribuita a Charlie Hebdo, raffigurante una presunta insegna nazista in Qatar, è stata condivisa su circa 85 gruppi Telegram russi. Il messaggio è stato condiviso anche sui gruppi Telegram in Spagna, Francia e Italia.

Il media indipendente russo Provereno media ha analizzato in dettaglio i messaggi che veicolano questi falsi titoli. Questi sono stati, ogni volta, pubblicati per la prima volta sui canali Telegram russi pro-Cremlino.

Così, la prima copertina che mostrava Boris Johnson che vomita è stata trasmessa il 12 luglio sul canale Nebozhena, un canale con 480.000 abbonati.

Quella con Emmanuel Macron è stata riproposta il 1° settembre sul canale Piscine N3, a 274mila iscritti.

Quello con Carlo III è andato in onda il 20 settembre sul canale Telegram di Christina Potupchik, ex commissaria del movimento giovanile filogovernativo russo chiamato Nashi, che conta 177mila iscritti.

Infine, quella che mostra un missile ucraino che cade in un buco è andata in onda il 16 novembre sul canale Putin TG Telegram, che conta 313.000 abbonati.

Questi messaggi circolavano quasi esclusivamente sui canali Telegram russi e venivano ritrasmessi nella maggior parte dei casi da noti propagandisti filo-russi: uno dei più noti è Vladimir Soloviev, presentatore televisivo russo, descritto da Liberation come il “principale propagandista” del Cremlino , e il cui canale Telegram supera 1,4 milioni di iscritti.

Traduzione di Adriana Petrescu basata su un articolo pubblicato da Francia 24

Tarso Mannarino

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