A causa della siccità, agli italiani non è più consentito lavare la macchina o innaffiare i fiori. “La situazione è catastrofica”

L’Italia sta affrontando una situazione senza precedenti negli ultimi 70 anni. L’estrema siccità ha attanagliato il nord e il centro del Paese ed è stato dichiarato lo stato di emergenza in Lombardia.

Le acque dei fiumi più importanti sono diminuite del 50% e 125 comuni hanno limitato o addirittura interrotto l’approvvigionamento idrico delle abitazioni durante la notte.

Italiani non hanno più il diritto di lavare le loro auto, di innaffiare i loro fiori e ancor meno di riempire le loro piscine.

Sotto il sole cocente, turisti e residenti di Roma cercano di rinfrescarsi nelle fontane della Città Eterna. Venerdì a mezzogiorno c’erano 37 gradi Celsius, con temperature ancora più elevate previste per oggi.

Turista dalla Spagna: “Amo l’estate, ma fa troppo caldo. Sì… non so cosa dire. Bere acqua“.

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Acqua dell'India

Giro turistico: “Cerchiamo di bere molta acqua e di sfruttare le zone d’ombra, la mattina presto“.

Sanzioni fino a 500 euro per chi spreca acqua

Ma nessuno dei due l’acqua non è più sufficiente, a causa della storica siccità che ha colpito la penisola italiana.

La Lombardia ha imposto limiti ai consumi idrici pubblici dopo la spettacolare caduta del fiume Po, il più lungo d’Italia.

In queste condizioni le persone non possono più lavare la macchina, riempire la piscina o innaffiare il giardino con fiori o verdure e le multe per chi infrange le regole vanno dai 25 ai 500 euro.

Altre tre province, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna si preparano a chiedere lo stato di emergenza. In alcune zone non piove da 110 giorni.

Martina Codeluppi, contadina: “Con temperature così elevate, 20 gradi di notte e 34, anche 35 gradi di giorno, senza pioggia, che sembra mancare per i prossimi giorni, la situazione è catastrofica.“.

La siccità estrema minaccia il 30% della produzione agricola italiana

Siccità estremo incide gravemente anche sulla produzione di elettricità, rischiando di complicare ulteriormente la lotta dell’Italia per raggiungere l’indipendenza energetica.

Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del Po: “Si segnala che il 55% della produzione idroelettrica nazionale proviene dal bacino del fiume Pad. Oggi abbiamo già un calo del 50%.“.

Le autorità affermano che la situazione minaccia il 30% della produzione agricola italiana e il danno ammonta già a due miliardi di euro.

Anche la Francia non è sfuggita ai drammatici effetti delle temperature altissime, dove 13 dipartimenti del sud-ovest sono stati posti sotto un codice arancione ondata di caldo, e altri 19 sono in una situazione di “grande rischio”.

L’ondata di caldo sahariano ha già sciolto la Spagna, che dalla scorsa settimana sta affrontando temperature torride. C’erano più di 42 gradi all’ombra.

Serena Megna

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