Tra i 58 pezzi c’è una testa marmorea della dea Atena, datata 200 a.C. e il cui valore è stimato in 3 milioni di dollari.

I manufatti rubati sono stati venduti a musei e commercianti privati ​​da criminali condannati, ha detto il procuratore generale Alvin Bragg.

È l’ultimo sforzo della città per restituire i beni saccheggiati ai loro paesi di origine: quest’anno sono stati restituiti articoli per un valore di 66 milioni di dollari.

Il capo dell’unità anti-tratta delle antichità all’interno del DA ha promesso che ci sarebbero state “molte più confische e molti più rimpatri”.

La sicurezza nazionale faceva parte delle indagini sul sequestro e il rimpatrio di questi oggetti agli italiani – 21 dei quali provenivano dal Metropolitan Museum of Art.

Gli investigatori hanno lavorato per anni per rintracciare le tracce dei contrabbandieri d’arte e individuare gli oggetti da rimpatriare, secondo i funzionari della Homeland Security.

Giacomo Medici e Giovanni Franco Becchina sono tra i ladri condannati che hanno utilizzato una rete in tutta Italia per rubare monete da siti non monitorati, secondo l’ufficio del procuratore.

Ha detto che il gruppo dei Medici ha rubato la testa di marmo di Atena da un tempio nell’Italia centrale e l’ha esposta al Met nel 1996.

Pasquale Camera era un altro leader che aveva organizzato furti dagli anni ’60 a chiese e musei, secondo l’ufficio.

Gli oggetti sono stati infine importati negli Stati Uniti, dove sono stati venduti al miliardario americano Michael Steinhardt, a cui è stato vietato l’acquisto di oggetti d’antiquariato dopo aver scoperto che gli oggetti in suo possesso erano stati rubati e introdotti di contrabbando nel paese.

Nel 2021, Steinhardt ha consegnato oggetti per un valore di 70 milioni di dollari come parte di un accordo che gli assicurava di non dover affrontare accuse penali.