Romania, pattumiera d’Europa: decine di tonnellate di rifiuti di alluminio ed elettrodomestici di seconda mano fermati al confine
L’ingresso nel Paese di 60 tonnellate di rottami di alluminio ed elettrodomestici di seconda mano è stato fermato dalla Polizia di Frontiera e dai Commissari della Guardia Ambientale. I rifiuti sono stati inviati da Bulgaria, Ungheria e Polonia.
“Gli agenti di Polizia di frontiera ai valichi di Giurgiu, Borş II e Petea, in collaborazione con i lavoratori della Guardia Nazionale dell’Ambiente, non hanno consentito l’ingresso nel Paese di quattro mezzi di trasporto carichi di circa 60 tonnellate di rifiuti di alluminio e di un elettrodomestici di seconda mano, destinati alle aziende nel territorio rumeno”, ha riferito venerdì la polizia di frontiera, informa News.ro.
La decisione è stata presa perché le condizioni legali necessarie per il trasporto in tali situazioni non erano soddisfatte.
Così, al valico di frontiera di Petea, nella contea di Satu Mare, due cittadini – uno ungherese e l’altro slovacco – si sono presentati per le formalità di frontiera prima di entrare nel Paese.
Ciascuno guidava un camion, uno immatricolato in Ungheria e il secondo nella Repubblica Ceca.
“I due conducenti stavano trasportando, secondo i documenti che accompagnano la merce, rottami di alluminio da una società commerciale della Repubblica Ceca a una società nella contea di Satu Mare. Poiché vi sono sospetti sulla legalità di questo trasferimento di rifiuti, il supporto autorizzato è stato chiesto ai rappresentanti della Guardia Ambientale di Satu Mare, i quali hanno stabilito che la merce trasportata – in totale 48.176 chilogrammi – non può entrare nel territorio della Romania perché non ci sono documenti necessari all’importazione dei rifiuti”, ha trasmesso anche la fonte citata.
E gli agenti di polizia di frontiera al valico di Giurgiu si sono fermati per controllare, all’ingresso del Paese, un mezzo guidato da un cittadino bulgaro di 54 anni.
Secondo i documenti presentati, l’autista stava trasportando rottami di alluminio, per un importo di 4.750 chilogrammi, caricati dalla Bulgaria per il nostro Paese. Durante la verifica dei documenti di trasferimento si è riscontrato che gli stessi sono incompleti e quindi non conformi alle disposizioni di legge vigenti.
Un caso simile è stato rilevato dalla polizia di frontiera al valico di frontiera di Borş II, quando hanno effettuato, sulla via dell’ingresso nel Paese, il controllo specifico di un mezzo di trasporto condotto da un cittadino rumeno.
Stava trasportando, secondo i documenti che accompagnano la merce, elettrodomestici usati da una società commerciale in Polonia per una società in Romania.
Al termine dei controlli, è emerso che il camion era carico di 7.000 chilogrammi di rifiuti costituiti da elettrodomestici usati, per i quali l’autista non ha presentato la documentazione necessaria prevista dalla legge per l’importazione di tali prodotti.
“In ogni caso, le autorità di controllo hanno deciso di non consentire l’ingresso delle merci trasportate sul territorio della Romania, e sono state riconsegnate alle compagnie di navigazione”, ha precisato la polizia di frontiera.
Fonte: www.stiipesurse.ro
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