Sabato 12 luglio 2014, 20:35
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Tra i crescenti conflitti in molte regioni vicine, l’Europa deve rifocalizzarsi sulla politica estera, che è stata trascurata a causa del fatto che il Vecchio Continente ha dovuto affrontare la crisi del debito, ha affermato il Presidente italiano Giorgio Napolitano.
L’assunzione da parte dell’Italia della presidenza di turno dell’Unione Europea il 1° luglio coincide con l’escalation delle violenze tra israeliani e palestinesi, con l’aggravarsi del conflitto in Ucraina e con le guerre civili in Iraq e in Siria, ha affermato il leader italiano. in un’intervista pubblicata sabato dal quotidiano italiano La Stampa, citata da Reuters.
“Questi sei mesi non possono essere dedicati esclusivamente agli affari europei e alle questioni economiche, per quanto importanti siano, ma devono essere un periodo di intensi sforzi europei per creare una prospettiva di stabilità e pace nell’Europa orientale e dal sud”, ha affermato Napolitano.
Napolitano, apprezzato per il modo in cui ha aiutato l’Italia nella crisi economica e politica, nonostante, in questo Paese, il ruolo del presidente sia piuttosto cerimoniale, ritiene che la diplomazia fosse essenziale. “Durante i lunghi anni di crisi economica e finanziaria, la politica estera e la sicurezza comune europea sono state drammaticamente sacrificate”, ha affermato il capo dello Stato italiano. Ha anche criticato la strategia di “recinzione” europea della Russia, dicendo che ricordava l’era della Guerra Fredda, e ha affermato che il ritiro delle truppe della NATO dall’Afghanistan lascerebbe un paese in cui le prospettive di pace sono estremamente incerte.
“La verità è che dall’11 settembre 2001 la comunità internazionale non è riuscita a trovare soluzioni politiche o diplomatiche a nessuna crisi e non ha disinnescato una sola minaccia”, ha lamentato.
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