Giorgia Meloni e Viktor Orban Foto: Nicolas Economou/NurPhoto/Shutte / Shutterstock Editorial / Profimedia
Il primo ministro ungherese Viktor Orban venerdì ha elogiato il suo stretto rapporto con il primo ministro italiano, che ha descritto come “una sorella cristiana”, e ha affermato che l’identità culturale sta giocando un ruolo crescente nella politica europea.
Meloni, salito al potere nel 2022 a capo di una coalizione di destra, ha aderito in gioventù a un partito post-fascista, ma ora governa con un programma conservatore. “Non è solo una mia collega, è una delle mie sorelle cristiane”, ha detto Orban ai giornalisti al forum economico TAHO a Cernobbio, nel nord Italia.
La condivisione delle radici culturali “non ha giocato un ruolo importante nella politica europea, ma ora ci stiamo avvicinando a una nuova era”, ha aggiunto il leader ungherese.
Prima di salire al potere, la Meloni ha tenuto un discorso in cui ha descritto se stessa: “Sono una donna, sono una mamma, sono italiana, sono cristiana, e questo non mi può essere tolto”.
Lei e Orban hanno posizioni comuni su diverse questioni, tra cui la necessità di politiche di immigrazione più severe e la difesa dei valori familiari tradizionali di fronte a quella che chiamano la lobby LGBT.
Orban si descrive come un difensore dell’identità culturale ungherese di fronte all’immigrazione musulmana e un protettore dei valori cristiani contro il liberalismo occidentale.
D’altro canto, Meloni è un convinto difensore dell’Ucraina, mentre Orban è il leader europeo più critico nel sostenere la guerra di Kiev contro l’invasione russa.
Inoltre, Meloni non è riuscita a convincere Orban che la FIDESZ si sarebbe unita al gruppo dei Conservatori e Riformisti (ECR) al Parlamento europeo, con il primo ministro di Budapest che ha preferito creare un gruppo di destra più radicale, Patrioti per l’Europa, con il Raggruppamento Nazionale (RN ), il partito estremista francese di Marine le Pen, gli esponenti del partito spagnolo Vox, uscito dall’ECR, e la Lega di Matteo Salvini, partner della Meloni nel governo a Roma.
In cambio, al gruppo ECR sono state assegnate posizioni di leadership nel Parlamento europeo e nelle sue commissioni, a differenza dei Patrioti per l’Europa a cui è stata negata qualsiasi posizione da parte della maggioranza PPE-PSE-Renew al Parlamento europeo.
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