Un istituto italiano ha realizzato una simulazione 3D del crollo del ponte Morandi

Il 14 agosto il Ponte Morandi a Genova crolla parzialmente. Il tratto stradale, lungo 200 metri, è crollato di 15 metri sulle case e sugli appartamenti della zona. Durante il crollo uno dei massicci pilastri venne completamente distrutto provocando il crollo di diversi segmenti. La tragedia costò la vita a 43 persone.

Questo ponte faceva parte dell’autostrada A10, che è il collegamento principale tra la Costa Azzurra italiana e quella francese. Questo incidente è una delle grandi tragedie che accade inaspettatamente e rimane impressa nella nostra memoria, ma soprattutto in quella delle persone direttamente colpite. Questa tragedia ci fa riflettere sulla sicurezza di questi vecchi edifici, che potrebbero richiedere riparazioni urgenti.

Il motivo del crollo del Ponte Morandi è oggetto di un intenso dibattito. Ci sono molti segnali che indicano una mancanza di manutenzione e una serie di cedimenti strutturali potrebbero essere la causa di questa tragedia. Ma spesso vengono menzionate anche condizioni meteorologiche estreme, con temporali e possibili fulmini. La maggior parte delle teorie puntano al guasto di uno dei cavi di sospensione. BCB è stato utilizzato per analizzare sistematicamente l’episodio di collasso ipotizzato e simulare il cedimento di ciascuno dei quattro cavi di sostegno. Le simulazioni sono state effettuate da Kostack Studio.

Foto&info: Laurea Università degli Studi Applicati – INACHUS

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Nerio Baroffio

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