Una settimana dopo la tragedia del Natisone, Cristian risulta ancora disperso. Annuncio del sindaco della città

A una settimana dalla tragedia del Natisone, i soccorritori non hanno ancora traccia di Cristian Molnar, l’ultimo disperso dei tre giovani.

Il fratello di Cristian, Radu, è come un “leone in gabbia” ed è convinto che il 25enne verrà ritrovato vivo, dice il sindaco di Premariacco Michele de Sabata.

Subacquei e droni, vigili del fuoco e volontari, tutti provano a dare una risposta ai parenti e agli amici del giovane Cristian.

Risposte che il fratello del giovane, Radu, cercava disperatamente da alcuni giorni dopo il suo arrivo sul luogo della tragedia nel comune di Premieracco, in provincia di Udine.

Una disperazione descritta dallo stesso sindaco del comune di Frioul, che da diversi giorni coordina anche le operazioni di salvataggio. Il fratello di Cristian Molnar lo è “un leone in gabbia, non ama i social network e la televisione. Vaga qua e là, tormentato. Convinto che troverà suo fratello vivo”ha dichiarato Michele de Sabata al Messaggero, assicurando che sarà fatto tutto per ritrovare il giovane scomparso da 25 anni.

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Dov’era Cristian prima della tragedia?

Secondo quanto finora ricostruito, Cristian Molnar si trovava con il fratello nei giorni precedenti ed era appena rientrato in Italia quando è avvenuta la tragedia.

“Ero con Radu, il fratello di Cristian, che non ce la fa più. È disperazione per lui e i suoi genitori perché non possiamo dargli l’unica cosa al mondo che vogliono in questo momento.” Lo ha detto Michele de Sabata, sindaco di Premariacco.

Come ha confermato il sindaco, purtroppo tutti gli sforzi per cercare di riportare almeno il corpo del ragazzo alla famiglia Molnar potrebbero essere vani, come dimostrano altri casi in cui il corpo è stato ritrovato sulla battigia dopo anni.

“Ci sono moltissime rocce dove abbiamo ritrovato gli altri due corpi. È proprio in questi vortici che spesso c’è il rischio che chi sta annegando affondi e rimanga incastrato. Speriamo che non sia andata così”. ha concluso il sindaco.

La stampa italiana ha anche pubblicato immagini che mostrano come un pompiere abbia tentato di salvare i tre giovani – Patrizia, Bianca e Cristian – mentre ancora si baciavano.

https://www.youtube.com/watch?v=Pq4Jh1gtTdc

Si vede il bagnino in muta gialla nuotare verso il lato dove i giovani avrebbero dovuto camminare qualche minuto prima, quando il livello dell’acqua era ancora basso.

Ma la furia dell’acqua era troppo forte e il pompiere – benché addestrato per tali interventi – ha dovuto arrendersi e poco dopo i tre sono rimasti fulminati. Si è scoperto che Bianca non sapeva nuotare, Patrizia e Cristian non volevano abbandonarla. Il pompiere ha quindi dovuto arrendersi per non rischiare di essere travolto dall’alluvione.

Dopo una funzione religiosa in Italia, le bare contenenti i corpi delle due ragazze sono state trasportate in Romania, a Satu Mare, dove verranno sepolte.

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Serena Megna

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