L’errore fatale di Bianca, Patrizia e Cristi. Avrebbe potuto salvarsi dal passaggio del torrente omicida

Domenica sono stati ritrovati i corpi di due giovani ragazze rumene travolte venerdì dalle acque, in Italia, dopo l’alluvione del fiume Natisone.

Erano a 800 metri da dove erano scomparsi nella tromba d’aria. I vigili del fuoco stanno ancora cercando Cristian, il giovane che li accompagnava. Negli ultimi istanti furono visti vivi, i tre si tenevano stretti e cercavano disperatamente di resistere al torrente. Sulla vicenda le autorità della penisola hanno aperto un’indagine penale.

Dopo quasi due giorni di ricerche, le squadre di intervento hanno ritrovato nelle acque vorticose del fiume Natisone i corpi di Bianca e Patrizia, le due giovani donne di Satu Mare, scomparse venerdì a mezzogiorno. Dopo che il livello dell’acqua si è abbassato, i corpi sono stati avvistati dai vigili del fuoco nella zona vegetata della riva.

Michele de Sabato, sindaco di Premariacco: “Ritrovati i corpi di due persone, che sembrano essere le ragazze scomparse. I corpi senza vita delle ragazze. Sono stati ritrovati a circa 800 metri da dove erano state sepolte dall’acqua”.

Le ricerche però continuano per ritrovare Cristi, il giovane che li teneva tra le braccia, nei loro ultimi istanti insieme, sotto lo sguardo impotente dei testimoni.

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I parenti delle vittime sono venuti a tirarsi su di morale, come hanno potuto, e a piangere il loro dolore.

Maria Chiara Grandis, giornalista del TG3: “Sono presenti anche le famiglie delle due ragazze e del ragazzo. Sono sotto shock, come tutta la comunità”.

Ioan Juravle, sacerdote ortodosso dell’udinese: “È un grande dolore per tutti. Preghiamo affinché tutti rafforzino i genitori.”

Emilia Molnar, zia di Cristi: “Hanno trovato le ragazze, purtroppo non vive. Stanno ancora cercando Cristi… speriamo sia vivo. Oggi le autorità non mi hanno chiamato affatto”.

Bianca, Patrizia e Cristi erano giunte in spiaggia e sono state sorprese dalla forte marea, su un isolotto in mezzo all’acqua. È un luogo frequentato dagli abitanti di Premariacco durante il periodo estivo. Già dalla mattinata nella regione era stata diramata l’allerta per forti piogge.

La parte su cui si trovavano i tre è stata subito ricoperta dall’acqua, e i giovani non hanno più potuto resistere fino all’arrivo dei vigili del fuoco. Sono stati travolti appena un minuto prima che un elicottero di soccorso li raggiungesse.

Crina Suceveanu, giornalista in Italia: “Probabilmente è stato uno spavento molto grande, che li ha paralizzati. L’acqua ha cominciato ad arrivare. Hanno detto: cosa facciamo adesso, dove stiamo andando?”

Inizialmente la distanza dalla riva era di pochi metri. L’acqua fredda era già arrivata fino alle ginocchia e li colpiva forte. Ma, congelati dalla paura, i giovani non hanno osato percorrere i pochi metri che li separavano dalla zona sicura, fiancheggiata da cespugli, vicino alla riva. Forse era anche importante che le ragazze non sapessero nuotare, come dicevano i loro parenti.

Crina Suceveanu, giornalista in Italia: “Non si aspettavano che l’acqua salisse così velocemente. In 2-3 minuti l’acqua mi arrivava alle ginocchia, quindi in sei minuti sarebbe finita.”

Purtroppo, travolti dalle acque, i giovani non hanno più avuto la forza di reggersi nemmeno alle corde lanciate dai vigili del fuoco utilizzando una scala mobile.

La procura italiana ha aperto un’indagine in seguito a questa tragedia. Ma una delle domande che si pongono i membri della comunità rumena è se i tre uomini avrebbero potuto essere salvati.

Serena Megna

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