Ex calciatore della Division A rumena, candidato alle elezioni in Italia: “Voglio promuovere la comunità nella politica italiana, non la relegherò in una divisione inferiore”

Gabriel Ghiță, ex calciatore rumeno di serie A, ha 42 anni, originario di Brașov ed emigrato in Italia 15 anni fa per intraprendere la carriera calcistica, dopo aver perso diversi contratti importanti in Romania. Attualmente è amministratore in una scuola delle Marche, ha una bellissima famiglia e vive con la moglie e due splendide figliolette.

Professionalmente realizzato, Gabriel Ghiță ha deciso di lanciarsi nella politica locale italiana, dopo aver avuto alcune esperienze all’interno dell’organizzazione liberale del PNL Italia. “Mia moglie Mirabela è stata quella che mi ha sostenuto di più quando non ero ancora pronto a prendere la decisione di candidarmi. Il suo ottimismo mi ha spinto ad entrare nella lotta politica italiana”, ci racconta.

Gabriel Ghiță, raccontaci qualche parola su di te.

Attualmente sono amministratore di una scuola, che comprende sia la scuola dell’infanzia che la scuola primaria, con alunni fino alla 1° elementare. È una responsabilità abbastanza grande, ci sono tanti problemi organizzativi, soprattutto in un periodo come questa pandemia. Ricopro inoltre l’incarico di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro. Durante l’estate lavoro come bagnino e addetto al primo soccorso medico in una parte della spiaggia.

Da quanto tempo sei in Italia e quali sono stati i motivi per cui hai deciso di stabilirti con la tua famiglia lontano da casa?

Sono in Italia dal 2005 e dal 2007 sono riuscito ad ottenere i documenti di soggiorno. Ho deciso di lasciare tutto e venire qui, con la voglia di continuare a fare il calciatore, considerando che in Romania ho perso, anzi la procura ha perso, trasferimenti per me importanti, come: Panionios Atena, Dinamo, Steaua o Rapid Bucarest.

Raccontaci i momenti importanti della tua carriera calcistica.

Ho iniziato a giocare a calcio molto giovane, a 6 anni giocavo nell’Electroprezizia Săcele, poi a 7 anni giocavo nell’FCM Brașov, da dove a 18 anni ho esordito in Division A. Non dimenticherò mai questa partita, è è stata una partita di Jiul Petroșani e gli allenatori erano Mihail Marian e Adrian Hîrlab. Poi ho lavorato all’Unirea Alba-Iulia, dove ho avuto uno sviluppo impeccabile. Ero molto amato dai miei colleghi e tifosi dell’Alba-Iulia, ero conosciuto come un bravo realizzatore da calci d’angolo e calci di punizione. Poi sono arrivato all’Extensiv Craiova, su insistenza del grande giocatore e allenatore Sorin Cîrțu. Ho giocato anche nel Petrolul Ploiești e in altre squadre di serie B.

Quando hai deciso di presentarti?

Circa due mesi fa, insieme ad alcune importanti personalità locali, sono stato invitato a costituire la lista civica e mi è stata proposta la mia candidatura. Tenendo presente che avevo precedenti esperienze politiche, anche se nella politica rumena, ho deciso di impegnarmi direttamente anche nella politica locale italiana. Nel luglio 2019 sono stato eletto presidente del PNL Marche e membro dell’Ufficio Permanente del PNL Diaspora. Con un piccolo sostegno avremmo potuto realizzare molti progetti ambiziosi.

Su quale lista correrai?

Si tratta di una lista civica, denominata “La citta che vogliamo”, che sostiene l’attuale sindaco Paolo Calcinaro e che conta un elenco di personalità notevoli, di diverse professioni, ben integrate e conosciute dagli abitanti. Tra questi vorrei citare Massucci Gaetano, famosissimo chirurgo cardiovascolare. Il capolista è il vicesindaco Francesco Trasatti. Nel mio caso sono stati estremamente disponibili ad accogliere la mia candidatura, pur non essendo cittadino italiano, e questo mi ha fatto molto piacere, visto il valore delle persone che compongono la lista.

Che progetti avete per i romeni a Fermo?

Ci sarebbero molti progetti futuri, ma penso che il risultato più grande da parte mia sarebbe riuscire a mantenere un forte legame tra la nostra comunità e quella ospitante, per mandare alle persone il messaggio di essere uniti e di impegnarsi di più nel sociale vita politica. del territorio perché solo così si possono raggiungere determinati obiettivi e si possono realizzare tanti progetti a beneficio di tutti.

Come “tradurresti” la tua candidatura in termini calcistici, in termini sportivi?

Vorrei attraverso la mia posizione di consigliere locale promuovere la comunità rumena nella divisione A della città, in modo che nessuno dei miei connazionali venga retrocesso.

Andi Radiu

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Attilio Trevisan

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