La morte in circostanze sospette di due donne rumene in una cittadina della Sicilia scuote l’Italia. Le donne, che abitavano a meno di 200 metri l’una dall’altra, sono state ritrovate venerdì mattina.
Uno aveva il corpo bruciato e l’altro era stato ucciso con un coltello. Due uomini sono stati portati davanti alla polizia per essere interrogati e il sindaco della città dove alloggiavano le donne rumene ha chiesto che gli autori del massacro fossero identificati il più presto possibile.
Fai attenzione, seguono dettagli che potrebbero influenzarti emotivamente.
I corpi dei due romeni sono stati ritrovati poco prima dell’alba, nelle loro abitazioni nel centro della cittadina di Naro, nel sud della Sicilia.
Maria Rus, 54 anni, era quasi carbonizzata e Delia Zărnescu, 58 anni, giaceva con diverse ferite sul corpo. Le abitazioni delle vittime non distano più di duecento metri l’una dall’altra.
I carabinieri hanno cercato prove e sul duplice omicidio è stato inviato un sostituto procuratore della Procura di Agrigento.
Secondo gli investigatori italiani, il corpo carbonizzato di Maria Rus giaceva a terra accanto a una poltrona bruciata. Tracce dell’incendio sono visibili anche sulla finestra del suo appartamento al piano terra.
Florin Rus, marito di Maria Rus: “Aveva due grosse catene d’oro, solo quelle la conoscevano“.
Il messaggio inviato dal sindaco di Naro, dopo l’assassinio delle due rumene
Maria Rus viveva in Italia da diversi anni ed era divorziata. L’uomo è tornato nel Paese l’anno scorso. In Italia Maria viveva da sola e lavorava nell’agricoltura. Anche sua figlia è nella penisola. Venerdì la giovane si è recata sul luogo della tragedia.
Marcela Rus, figlia di Maria Rus: “Le guardie giurate del Fuoco (non i vigili del fuoco) devono andare a vedere come si è sviluppato l’incendio. Controlla il telefono. In casa è buio e non sappiamo niente, non ci ha fatto entrare, o l’ha uccisa prima e poi le ha dato fuoco oppure, non so“.
Maria Rus era un’amica di Delia Zărnescu, l’altra rumena assassinata. Nella sua abitazione gli investigatori italiani hanno trovato segni di rissa.
Delia Zărnescu viveva nella città di Naro da oltre vent’anni ed era sposata con un contabile italiano. Adesso era vedova.
Sorella di Delia Zărnescu: “Ha detto di possedere proprietà in Romania che avrebbe venduto e investito in Italia. Aveva una bella casa, quella degli italiani, stava bene, aveva la pensione di reversibilità“.
Delia Zărnescu sarebbe stata accoltellata e avrebbe riportato ferite che indicavano che aveva tentato di difendersi.
I carabinieri del Reparto Criminale hanno portato via diversi capi di abbigliamento e scarpe dalle case delle donne rumene. Le immagini sono state riprese anche dalle telecamere di sorveglianza della zona. Due uomini sono stati arrestati. Non è chiaro se le persone siano già detenute o meno.
A casa in Romania, i parenti dei due uomini non sapevano di avere rapporti con persone discutibili.
“Cugino di Maria Rus: Ero così scioccato.
Giornalista: Non era il tipo che aveva conflitti con le persone?
Cugino di Maria Rus: Ogni volta che parlavamo era a casa da sola“.
Nel comune di Naro in Sicilia vivono circa trecento rumeni.
Maria Grazia Brandara, sindaco di Naro: »Un duplice omicidio nel cuore del nostro centro storico è costato la vita a due donne rumene. Possano gli autori di questo massacro essere identificati e assicurati alla giustizia“.
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Fonte: Televisione professionale
Tags: Italia, crimine, romanticismo,
Data di pubblicazione: 01-05-2024 19:09
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