Conosciuto per la sua curiosità e il suo approccio sperimentale, l’architetto e designer italiano Piero Lissoni condivide le sue opinioni su come evitare il design banale
Secondo Piero Lissoni la curiosità non ha ucciso il gatto. “Non è assolutamente vero che la banalità ha ucciso il gatto”, dice serio l’architetto e designer italiano; È una mattina di inizio ottobre e siamo nello showroom Space Furniture Asia circondati dai mobili di B&B Italia, di cui Lissoni è diventato direttore creativo nel 2021. È a Singapore per partecipare ai festeggiamenti per il 30° anniversario di Space Furniture, fornitore di mobili di lusso con sede in Australia.
La revisione del celebre proverbio da parte dell’architetto e designer italiano ha voluto evidenziare la necessità di rifiutare formule collaudate. Il suo rifiuto della banalità lo ha reso una figura essenziale del design italiano contemporaneo. Oltre a B&B Italia, il suo notevole lavoro comprende progetti di mobili per importanti marchi come Living Divani e Glas Italia, tra gli altri; questi marchi sono venduti esclusivamente a Singapore da Space Furniture. Lissoni è anche direttore creativo di molti altri marchi, tra cui Boffi, dove ha modernizzato il design della cucina attraverso una sapiente reinvenzione.
Secondo la sua dichiarazione, la curiosità è qualcosa che dovrebbe essere celebrato piuttosto che frenato. “Bisogna essere curiosi ogni giorno. L’effetto collaterale della curiosità è la generosità; si può donare perché si sa di più”, spiega Lissoni su come solo chi è informato può riscrivere le regole del design.
È una caratteristica che ha affinato nel corso dei decenni fin dalla sua infanzia, quando era il ragazzino che faceva domande per eccellenza. «Per esempio i miei genitori mi dicevano: ‘Piero, adesso devi bere il bicchiere di latte’. Chiederei perché perché per me è stato interessante scoprire i motivi per cui tutta la mia vita è legata a questa semplice parola: perché.
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