Un rumeno di 40 anni residente in Italia è rimasto con un debito di 807.000 euro dopo che un connazionale gli ha rubato l’identità 20 anni fa e ha vissuto una “vita parallela” accumulando debiti colossali a suo nome.
L’uomo ha scoperto di essere stato truffato solo dopo aver ricevuto un mandato di pagamento da parte dell’ente statale di Siena preposto alla riscossione dei debiti e delle tasse non pagati, che lo informava di possedere una somma di 807mila euro.
L’importo colossale rappresentava i debiti accumulati dal cittadino che gli aveva rubato l’identità, comprese multe e documenti per l’evasione fiscale, ha scritto. RadioSiena.
Sconvolto, il rumeno ha detto di aver perso il bollettino 20 anni fa. La vecchia fototessera è stata probabilmente ritrovata da chi ha deciso di rubargli nome e carta d’identità.
La persona che gli ha rubato il biglietto è riuscita a cambiare la foto e ottenere un passaporto con questo documento d’identità. Aprì un’attività in Italia a nome del rumeno e condusse una doppia vita, dedicandosi ad attività illegali, senza pagare multe o tasse allo stato italiano.
La vittima ha citato in giudizio il ladro di identità e alla fine ha avuto successo. La Corte Tributaria ha cancellato il debito e ha condannato l’Agenzia delle Entrate a coprire le spese legali.
Fonte: RadioSiena
Data di pubblicazione: 26-03-2024 18:03
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