Due corteggiatori i dirigenti di una società di collocamento in Italia, che avevano truffato tre lavoratori, sono stati arrestati da ai fascicoli della direzione delle indagini e dei procedimenti penali “Centru” dell’INI, in comune con i procuratori del PCCOCS.
“I fatti sono avvenuti nel 2023, quando sarebbe stata loro promessa la possibilità di guadagnare 80 euro al giorno. Invece gli indagati di 34 e 46 anni (uno dei quali diplomato) hanno preteso ai lavoratori 400 euro. Ma una volta arrivati a Roma, in Italia, questi uomini, di età compresa tra 32, 36 e 40 anni, si sono trovati di fronte alla prospettiva di lavorare nel settore edile, intonacando e rifinindo “in nero”. Inoltre, i lavoratori non sono stati pagati secondo l’accordo originario e quindi riceverebbero comunque importi di 1.200, 1.400 e 3.000 euro. Questo è il motivo per cui, nel 2023, i lavoratori hanno denunciato i datori di lavoro alle autorità”, ha detto la polizia.
Sono seguite inoltre 6 perquisizioni presso la loro abitazione, automobile e ufficio a Chisinau, con l’arresto di questi due sospettati. Da lì sono stati sequestrati documenti bozza, cellulari utilizzati dai complici per scopi criminali, un’automobile del 2018 acquisita in conseguenza dell’attività criminosa, copie dei documenti di identità delle vittime e delle potenziali vittime.
Va notato che i sospettati sono accusati dalla procura del PCCOCS in un altro caso, dopo aver presumibilmente frodato altri nello stesso modo, con offerte di lavoro in Germania, nel 2017-2018. Dopo aver esaminato le prove, la procura del PCCOCS richiederà la custodia cautelare dei due uomini, che, durante le indagini, beneficiano della presunzione di innocenza, secondo la legge.
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