La madre del principale sospettato del caso delle donne rumene uccise in Italia ha regalato agli investigatori abiti macchiati di sangue

Proseguono le indagini sul caso di due donne rumene brutalmente assassinate in Sicilia. Carabinieri e procura cercavano nuove prove a sostegno delle accuse di duplice omicidio e profanazione di cadaveri a carico del 24enne rumeno di Botoşani.

Intanto le famiglie in lutto si preparano per il funerale. E l’intera comunità di Naro per una marcia commemorativa.

Gli investigatori sono tornati per la terza volta nelle abitazioni dei due romeni residenti a Naro, uccisi in condizioni difficilmente immaginabili. La polizia stava cercando nuove prove contro il principale sospettato, Amar Edgar Nedelkov, un rumeno di 24 anni già dietro le sbarre.

Irene Milisenda, giornalista del Grandangolo Agrigento: “Hanno cercato tracce biologiche di impronte digitali all’interno della casa di Delia Zărnescu, che è stata trovata massacrata e torturata. Poi gli investigatori si sono recati a casa di Maria Rus, che è stata prima uccisa e poi data alle fiamme”.

Secondo i giornalisti italiani, la madre del sospettato ha consegnato alla polizia vestiti macchiati di sangue, ma anche scarpe che corrispondevano alle tracce lasciate a casa di Delia Zărnescu.

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Inoltre, un testimone chiave, un rumeno che ha trascorso la notte con l’individuo di Botoşani nella notte tra giovedì e venerdì, avrebbe detto agli investigatori che Nedelkov aveva fatto delle avance alla donna, e lei lo aveva rifiutato.

Gabriele Terranova, giornalista del Grandangolo Agrigento: “Per quanto ne sappiamo, sua madre ha incontrato Marcella, la figlia di Maria Rus, si sono baciati e la madre di Edgar si è scusata ed è stata disponibile a contribuire alle spese del funerale di Maria Rus e Delia Zărnescu.

I corpi senza vita dei due amici, rispettivamente di 58 e 54 anni, sono stati consegnati alle rispettive famiglie.

Delia Zărnescu, la donna trovata in una pozza di sangue, sarà sepolta a Naro, dove è sepolto anche suo marito.

Maria Rus, trovata quasi carbonizzata, dormirà per sempre in campagna.

Venerdì, nella cittadina dove è avvenuto il duplice omicidio, sarà organizzata una marcia per ricordare le due donne.

Serena Megna

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