Rumeni tra le vittime del disastro aereo in Italia. L’uomo d’affari Dan Petrescu pilota l’aereo Le Rotalien

AGGIORNAMENTO: È stata ritrovata la scatola nera del dispositivo, riferisce il Corriere della Sera. “Abbiamo raccolto alcuni video che mostrano, in parte, il momento del crollo. C’è stata un’esplosione dopo che l’aereo ha colpito il tetto dell’edificio. La scatola nera è stata recuperata”, ha detto il sostituto procuratore Tiziana Siciliano, arrivata sul posto. dell’incidente per effettuare i primi accertamenti al fine di accertare le cause dell’incidente.

L’aereo precipitato domenica 3 ottobre a San Donato Milanese (Milano) era pilotato da un rumeno di 68 anni. L’aereo, un Pilatus PC-12 immatricolato in Romania, era decollato da Milano Linate ed era diretto a Olbia.

In seguito all’incidente morirono tutte le otto persone a bordo dell’aereo e la pubblicazione Notizie Aleph precisa che a bordo dell’aereo c’erano persone di nazionalità rumena.

L’uomo d’affari Dan Petrescu era alla guida dell’aereo precipitato oggi, alle 13.15, sopra un edificio vuoto in fase di ristrutturazione vicino alla stazione della metropolitana di San Donato Milanese, tra via Marignano e via 8 ottobre 2001.

Accanto a lui c’erano sua moglie, Regina Dorotea Petrescu Balzat, 65 anni, e il loro figlio di 30 anni, di nome Dan Ștefan Petrescu.

A bordo c’erano l’amico italiano di Dan Petrescu, Filippo Nascimbene (33), sua moglie, Claire Stephanie Caroline Alexandrescu, 34, nata in Francia, e il loro figlio, Raphael, di solo 1 anno. Tra loro c’era anche la madre della moglie dell’italiano, Miruna Anca Wanda Lozinschi, 65 anni, di origini rumene, ma di nazionalità francese.

L’ottava vittima è Julien Brossard, 36 anni, canadese amico di Dan Stefan Petrescu.

Il miliardario Dan Petrescu e suo figlio, nato a Monaco, in Germania, avevano la doppia cittadinanza rumena e tedesca, e la moglie dell’uomo d’affari era nata in Romania ma aveva la cittadinanza francese.

Petrescu possedeva attività, in particolare nel settore immobiliare. Partner di Ion Tiriac, il suo patrimonio è stimato intorno ai 3 miliardi di euro, rendendolo una delle persone più ricche della Romania, dove tornò dopo la Rivoluzione del 1989, dopo aver trascorso diversi anni in Germania per sfuggire al regime di Nicolae Ceaușescu.

L’aereo è stato acquistato da Dan Petrescu in collaborazione con Vova Cohn, ex azionista della squadra di calcio della Dinamo Bucarest.

Rumeni tra le vittime del disastro aereo in Italia.  L’uomo d’affari Dan Petrescu pilota l’aereo Le Rotalien
L’aereo, prima dell’incidente mortale

Sul posto sono presenti numerose squadre di vigili del fuoco, 118, polizia e carabinieri. I soccorritori hanno descritto immagini terribili dalla scena del disastro.

Testimoni affermano che il motore dell’aereo era in fiamme prima dello schianto.

La triste coincidenza è che l’8 ottobre 2001 si verificò il più tragico incidente aereo della storia italiana. Poi, 118 persone sono morte dopo la collisione tra un Boeing e un Cessna all’aeroporto di Milano Linate.

Tarso Mannarino

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