Secondo i dati aggiornati sulla distribuzione della ricchezza nella società italiana pubblicati lunedì in uno studio della Banca d’Italia, una percentuale del 5% delle famiglie italiane possiede il 46% della ricchezza netta totale del Paese. Agerpres.
A cura della redazione dell’Observateur il 08.01.2024, 17:45
L’indice di disuguaglianza economica è rimasto relativamente stabile in Italia tra il 2010 e il 2016. Successivamente, nel 2021, si è osservato un aumento significativo della concentrazione della ricchezza, seguito nel 2022 dalla sua riduzione determinata “dall’evoluzione del valore delle attività finanziarie detenute dai più ricchi famiglie”, ricorda la Banca d’Italia.
Le statistiche ora pubblicate mettono a confronto anche le disuguaglianze economiche di altri paesi, rivelando che in Germania le disuguaglianze sono più pronunciate che in Italia, il cui indice di disuguaglianza è paragonabile a quello della Francia e inferiore alla media europea.
Gli stessi dati rivelano “l’eterogeneità della composizione patrimoniale delle famiglie italiane, rappresentata in particolare da case e depositi bancari per i meno abbienti e più diversificata per i più ricchi”.
Per quanto riguarda la distribuzione delle azioni e delle altre partecipazioni nelle imprese, il 95% di esse è posseduto dalle famiglie più ricche d’Italia, percentuale che ha raggiunto il 98% nel 2016.
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