La foto di un topo morto, proprio in un’aula, ha indignato i giovani. Dicono che il riscaldamento non basta, per questo nelle aule restano in giacca. E l’amministrazione universitaria riconosce entrambi i problemi.

Il topo morto è stato trovato in una stanza dell’Università di Architettura e Urbanistica “Ion Mincu”.

Poiché è stato trovato sotto un termosifone e l’università ha problemi di riscaldamento, gli studenti ritengono che il topo possa essere morto congelato.

Studente: “Facciamo un freddo gelido! Ma stiamo gelando! Fa davvero freddo, davvero discutibile. Voglio dire, mi vesto meglio quando vado al college, non quando esco. Quindi non sto scherzando secondo Il problema era che quando faceva molto freddo, succedeva di tutto e si andava in bagno a lavarsi con l’acqua calda… Non c’era nemmeno l’acqua calda”.

Studente: “Che freddo. La maggior parte di noi sì, restiamo con la giacca.”

Studente: “Sì, quando hai freddo, logicamente, resta con il cappotto. Ci sono dei caloriferi nei corridoi e nei laboratori, ma credo che il riscaldamento si accenda a certi intervalli da quello che ho osservato. Meno la sera.”

Per quanto riguarda altre lamentele, alcuni hanno paura di esprimersi.

Studente filmato con una telecamera nascosta: È molto difficile parlare dei problemi dell’università perché gli insegnanti si ricordano di te…

Ho chiesto il parere anche alla direzione dell’Università di Architettura.

Ion Rădulescu, direttore amministrativo generale: “Abbiamo trovato quello che avete trovato anche voi. Si tratta di un topo morto. Stiamo affrontando un’invasione di topi. Siamo nel centro di Bucarest. Attualmente stiamo portando avanti una campagna per sterminare i topi. ratti. “

La nostra università è composta da un complesso di tre edifici, il complesso principale è un edificio costruito nel 1916-1920, che è un monumento storico. Trattandosi di monumento storico non è possibile apportare modifiche alle facciate. Tutto quello che possiamo fare è gestire meglio il calore che produciamo e trattenerlo all’interno e distribuirlo secondo necessità.

I funzionari dell’università hanno anche affermato che alcuni corsi verranno spostati online.