Mercoledì 26 luglio 2017, 21:35
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La presentatrice televisiva Magda Vasiliu pubblicizza in un articolo su Facebookche per beneficiare del congedo medico necessario per prendersi cura del figlio, malato di cancro e in cura in Italia, la legislazione rumena gli impone di recarsi personalmente dal medico di famiglia, cosa impossibile nella sua situazione.
Inoltre, ha bisogno anche del parere della Direzione Sanitaria, dove dovrà presentarsi, nonché del parere di un oncologo in Romania, se il bambino ha documenti medici rilasciati da medici stranieri.
Tutto questo in condizioni in cui nell’ospedale in Italia dove è ricoverato suo figlio, le sue cure sono iniziate in assenza di tessera europea. salutela risposta dei responsabili è che ciò non è condizionato da questioni burocratiche.
“20 anni durante i quali ho pagato pesanti contributi alla cassa malattia. 20 anni durante i quali ho avuto solo una malattia, 5 giorni, perché mi sono rotto una gamba. Il resto, esami privati, pagati, e un solo parto. Questo è tutto.
Oggi mi trovo nell’incredibile situazione di trovare una soluzione per beneficiare del congedo per malattia per accudire il bambino. A Vlad, il mio ragazzo, è stato diagnosticato un cancro 3 mesi fa. Da allora sono stata con lui per le cure in Italia, Paese che lo ha accolto subito”, esordisce Magda Vasiliu, precisando che “il ricovero d’urgenza del bambino non è stato condizionato da alcun atto”.
Riferisce che suo figlio è stato ricoverato in ospedale, gli è stata diagnosticata una malattia e ha iniziato la chemioterapia senza inizialmente avere documenti e solo successivamente dopo che le è stato chiesto della tessera sanitaria europea.
“Ho detto loro che non ce l’avevo, ma l’avrei avuto e che chiedevo di non interrompere le indagini… L’addetto allo sportello ha risposto semplicemente: ‘Signora, il bambino è ancora pulito.’ “Non condizioniamo il trattamento a questioni burocratiche! Stai calmo !’. E sono rimasta calma, pensando che anche nel mio Paese esistono soluzioni decenti per situazioni in cui non voglio che nessuno si trovi”, scrive Magda Vasiliu.
Racconta però quali difficoltà ha avuto quando ha chiesto il congedo medico perché altrimenti non ha modo di accompagnare il figlio agli esami, non può essere ricoverata con lui ogni tre settimane, non può prendersi cura di lui dopo la chemioterapia, anche se “il suo la sofferenza è terribile”.
“Il mio medico di famiglia, al quale non ho mai chiesto il certificato, ha alzato le spalle. La nostra legge dice che devo venire in studio di persona. Quindi non può aiutarmi…
Poi ho saputo che era necessario un parere dell’assessorato alla sanità Bucarest, dove devo presentarmi anche di persona. Quindi non è possibile… La nostra legge la fanno i cristiani, per gli idioti come me, che sperano nella giustizia, nella comprensione e nel buon senso!”, denuncia il conduttore televisivo.
«Mentre gli italiani fanno i test a mio figlio ogni tre giorni per verificare che sia tutto in ordine, la Romania, il mio Paese, mi chiede documenti su documenti, pareri e documenti tradotti, legalizzati, ecc.
C’è una pila di carte dell’ospedale di Roma che attestano la terribile diagnosi, tutte siglate da esperti di oncologia pediatrica. Lo Stato rumeno, con leggi schifose, vuole il parere di un oncologo rumeno!!!”, scrive Magda Vasiliu, affermando che questo parere può essere solo formale, perché questo oncologo non ha modo di vedere il bambino il cui Stato, “uno a limite”, non gli avrebbe permesso di andare in Romania.
Sottolinea di non volere né simpatia né pietà, ma solo che “qualcuno con potere decisionale cambi alcune leggi restrittive, si comporti come se fossero fredde, interpretabili” e non aiuta il cittadino che paga le tasse gratis da decenni.
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