L’Italia ha ripristinato i controlli alle frontiere con la Slovenia come parte della sua strategia per migliorare la sicurezza interna in un contesto di minaccia di attacchi terroristici in Europa, ha detto ieri il governo di Roma, riferisce Reuters.
“L’intensificarsi della crisi alle frontiere dell’Europa, soprattutto dopo l’attacco in Israele, ha di fatto aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione”, ha affermato il governo a Roma.
“La sospensione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa è diventata necessaria (…) e me ne assumo la piena responsabilità”, ha scritto il primo ministro italiano Giorgia Meloni su X, l’ex piattaforma di social media nota come Twitter.
Meloni ha affermato che il governo ha informato le autorità dell’Unione europea della decisione e ne ha discusso con le controparti slovene.
“Le misure di polizia al confine italo-sloveno non sono state sufficienti a garantire la sicurezza necessaria”, si legge nella nota del governo, citando i flussi di migranti illegali come un potenziale rischio.
I controlli alle frontiere verranno ripristinati dal 21 ottobre per un periodo iniziale di 10 giorni, che il governo potrà decidere di prorogare.
Secondo il Trattato di Schengen, nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea è normalmente consentita la libera circolazione transfrontaliera.
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