Non è facile confrontarsi con la varietà politica del momento in città, ma proporvi alcuni aspetti che vi interessano, se potete osare indicazioni di innovazione e gestione. Candidatura ai quattro angoli degli schemi politici (Srettaments autoreferenziali), segnali di insufficienza anche nell’ambizione ecclesiastica, crepe nell’ambizione del centro di destra (intro e fuori le mura di casa), dispersione dell’immaginario nell’ ambito della sinistra, confusione nell’ambito culturale, insomma la città soffre indubbiamente di un possibile ruolo e collocazione verso il futuro.
L’azione politica deve tendere a ritrarre una comunità e fornire contributi in termini di conoscenza storica ma anche di individuazione di possibili elementi interconnessi con la contemporaneità. Molte persone fanno comunità senza esserne coscienti, la riscoperta di certi ideali, veramente sopiti, come coscienza, e l’annientamento di una società consumistica e sociale, devono liberare la coscienza della libertà, risposta di prosimo, verso la solidarietà.
La crisi attuale è legata al persistere di strutture politiche inadeguate, perché la forte dissociazione tra etica e cultura e tra cultura e gestione tecnica ha portato a conflitti tra cittadini e amministrazioni; la mancanza di educazione politica è quella di una classe dirigente. Ciò richiede il tentativo di intraprendere una terza vita che soddisfi tutti i bisogni morali e materiali rimasti insoddisfatti.
L’ordine di grandezza della città permette di immaginare il futuro anche con una ridefinizione degli schemi politici, senza intoppi, diversificando alleanze e gestioni verso l’innovazione. È tempo di ripensare una politica comunitaria che veda protagonisti e presenti i rappresentanti delle istituzioni e delle politiche a livello nazionale, regionale e provinciale. Ridefinizione geografica (centro) della politica unita ad una convergenza delle zone sopra descritte con uno sforzo, certamente complicato, che potrebbe essere l’abbandono di vecchi progetti, di consultazioni nobili, di passi indietro di partiti, per ciò che è del bene comune. .
Italia Viva intende contribuire a questa transizione innovativa e manageriale e votare a favore di tutte le forze politiche nel campo della riflessione. Siamo finalisti e congressi locali, alcuni nazionali, regionali e provinciali, mettendo insieme idee, leader, proposte che arrivano in tempo per il loro futuro. Vieni ad acquisire il governo, vieni a mantenerlo, vieni a nasconderti; Bisogna acquisire le riprese sugli eventi un lungo cammino e sulle caratteristiche della proposta politica. La contrapposizione con il passato se contraposizione con esso vissuto, esso reale ment si governerà. Il contratto di lavoro pubblico, per essere unitario, non deve essere soggetto a sanzioni a posteriori, ma deve essere espressione di una decisione immediata e conforme.
Renato Piscini,
presidenza provinciale Italia Viva
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