Resta in Italia il finto chirurgo estetico Matteo Politi. La Corte d’Appello respinge la richiesta di estradizione della Romania

Il 30 agosto la Corte d’appello di Venezia ha respinto la richiesta di estradizione presentata dalla giustizia romena contro il finto chirurgo Matteo Politi, condannato a tre anni e dieci mesi di carcere per frode e falso, scrive News.ro.

Il tribunale italiano ha deciso che il finto chirurgo estetico dovrà scontare la pena per frode e falso in Italia, molto probabilmente in carcere, scrive Corriere del Veneto.

Arrestato il 22 agosto a Marghera, dove era tornato a vivere lo scorso dicembre, Politi è stato rilasciato due giorni dopo sotto controllo giudiziario, imposto fino alla scadenza del termine di appello.

Dovrà scontare una pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione, per diversi reati di frode, ma anche per istigazione pubblicizzata alla contraffazione intellettuale e partecipazione indebita alla contraffazione intellettuale.

L’italiano ha lavorato come medico di chirurgia plastica in cinque unità mediche in Romania senza averne il diritto. Un primo codice gli è stato assegnato dalla Direzione della Sanità Pubblica del Comune di Bucarest.

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Ha ingannato riguardo al suo status di specialista in chirurgia plastica ed estetica e di medico con il diritto di esercitare in Romania sotto falso nome. Politi ha ottenuto dai pazienti nel 2018 somme di denaro di circa 13.880 lei e 10.150 euro.

Inoltre, l’italiano ha portato con sé funzionari del Ministero dell’Istruzione – Centro nazionale per il riconoscimento e l’equivalenza dei diplomi, consegnando loro documenti attestanti falsamente la sua qualità di medico e la sua specializzazione di chirurgo plastico-estetico, per redigere, senza colpa, certificato in base al quale il diploma di istruzione superiore rilasciato dalla Facoltà di Medicina – Università di Pristina viene riconosciuto come licenza nel campo della salute in Romania, ai fini dell’occupazione e dell’iscrizione a corsi di formazione professionale.

Politi non aveva frequentato corsi di medicina presso la facoltà in questione, essendo il diploma falso.

Selene Blasi

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