Il procuratore di Venezia Bruno Cherchi ha incontrato martedì i giornalisti per riferire sull’incidente avvenuto a Mestre, in cui sono morte 21 persone, tra cui rumeni.
I testimoni sopravvissuti alla spaventosa caduta dell’autobus dalla passerella di via Rizzardi hanno raccontato alla Procura di Venezia di aver sentito l’autobus “grattare” contro il guardrail. Questo è quanto ha riferito finora il procuratore generale Bruno Cherchi nel corso di un incontro con i giornalisti: “ci sono persone – ha aggiunto – che hanno subito traumi, hanno perso persone care e dobbiamo aspettare che possano essere ascoltate”. Egli ha detto. scrivere veneziaradiotv.it.
Il pubblico ministero ha anche aggiunto che tra dieci giorni si conosceranno i risultati dell’autopsia sul corpo dell’autista. Sono stati inoltre raccolti i dati presso la Polizia Municipale relativi al luogo dell’incidente. Proprio per questo nei prossimi giorni inizieranno i lavori di costruzione anche nella zona del ponte.
Gianluca Agostini ha inviato foto che mostrano difetti, giunti esposti e guardrail rotti. Ad esempio a livello della banchina e in un punto della passerella Vempa, sul lato che porta a Mestre, già crollata in due punti, di cui uno asfaltato. Oggi si è aggiunta un’altra segnalazione in un altro punto del guardrail rotto dove transitano auto e moto, che vi abbiamo mostrato nei giorni scorsi.
Gianluca Agostini ha fornito il sito veneziaradiotv.it immagini che rivelano una situazione allarmante:
Porta danneggiata
Le immagini inviate da Gianluca Agostini mostrano notevoli difetti, giunti visibili e guardrail rotti su questo ponte pedonale. Ad esempio la banchina e la zona della passerella Vempa, che porta a Mestre e che è già crollata in due punti, uno dei quali è stato denunciato. Martedì è stato aggiunto un ulteriore avvertimento in un altro punto in cui il guardrail è rotto, dove transitano auto e moto.
Campi improvvisati
Gianluca Agostini ha catturato le immagini dei pilastri che sostengono la passerella, pilastri anneriti dal fumo provocato dai rifugi di fortuna della gente di strada. Queste persone accendono fuochi per scaldarsi o cucinare, il che ha generato diversi avvertimenti su un potenziale rischio di incendio che avrebbe potuto compromettere la stabilità delle colonne.
Queste zone erano spesso utilizzate dai mendicanti rumeni residenti a Venezia da anni.
Come è avvenuta la tragedia
Ricordiamo che la settimana scorsa un autobus pieno di turisti, anche rumeni, stava viaggiando da Venezia a Marghera, quando si è verificato il disastro. Erano da poco passate le 19:30, ora locale. C’era traffico intenso e all’improvviso un autobus è caduto da un ponte pedonale. Secondo quanto riferito, il conducente ha perso il controllo del volante dopo essersi sentito improvvisamente male. La polizia non ha rilevato alcun segno di frenata.
Il nuovo autobus elettrico è uscito di corsia, ha rotto il parapetto di protezione laterale ed è caduto nel vuoto 30 metri sopra la linea ferroviaria tra Mestre e Marghera. Si tratta di due località terrestri che fanno parte di Venezia.
L’autobus viaggiava tra il centro storico di Venezia e un campeggio situato vicino Marghera, il che spiega perché le vittime erano di diverse nazionalità.
Fonte: veneziaradiotv.it
Data di pubblicazione: 10-10-2023 13:12
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