Stima globale: vaccini, maschere e stare in casa hanno salvato 50.000 persone

Le restrizioni pandemiche hanno salvato tra le 50.000 e le 100.000 vite in Italia, secondo un epidemiologo. Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Università degli Studi di Milano, afferma che le restrizioni hanno salvato tra le 50.000 e le 100.000 persone.

Alla domanda sul numero dei decessi evitati grazie alle restrizioni, l’epidemiologo ha risposto, per La Repubblica: «Sono calcoli molto complessi. La stima più precisa si riferisce al periodo compreso tra il 10 marzo e il 10 aprile 2020, ovvero all’inizio della pandemia. In quel momento erano sul campo i servizi sanitari della Lombardia e di altre regioni del nord. Lì, a quel tempo, le restrizioni salvarono alcune decine di migliaia di persone, diciamo tra 30.000 e 50.000. Dopotutto, uno studio dell’Imperial College London ha calcolato 38.000 morti evitate”.

Riguardo all’adozione delle mascherine e al distanziamento, Carlo La Vecchia afferma che per lui è difficile stimare quanto pesassero.

“Qui è più difficile dare una cifra. E poi bisogna ricordare che praticamente tutti i Paesi hanno imposto la mascherina e il distanziamento, quindi è difficile credere che un governo con un orientamento politico diverso avrebbe preso delle decisioni Comunque, noi si può parlare ancora di diverse migliaia di vite salvate.C’è da dire che le protezioni sono state efficaci fino alla variante Delta, perché sono servite a poco a Omicron”, dice l’epidemiologo, scrivendo www.stiipesurse.ro

Alla domanda se i vaccini abbiano salvato molte vite, Carlo La Vecchia risponde: “certamente hanno rappresentato una svolta nella lotta al virus, hanno cambiato la storia della malattia”.

Per quanto riguarda i dati ufficiali dei decessi, l’epidemiologo ritiene che siano reali: “probabilmente in alcune fasi della pandemia si è verificata una sottovalutazione del numero dei decessi, ma questo è stato compensato da una sopravvalutazione in altre, ad esempio, l’ultima ondata, quella di Omicron 5, è ufficialmente responsabile di 10.000 morti, ma in realtà sarebbero 5.000, perché gli altri si riferiscono a persone affette anche da importanti patologie che hanno portato alla morte”.

I dati ufficiali riportano il bilancio delle vittime a 174.000: “Senza restrizioni, si potrebbero aggiungere tra 50.000 e 100.000, ma si tratta di stime difficili.

Alla domanda inoltre se ci sarà un’altra ondata in autunno, con un ulteriore aumento del numero dei morti, La Vecchia risponde: «Non necessariamente. Per questo, deve apparire una nuova variante o sottovariante. Finora Omicron 5 non è più in grado di aumentare il numero dei contagi. E Omicron 2.75, Centaurus, non sembra inquietante.”

Tarso Mannarino

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