Il produttore di mobili Artemob International, controllato dalla società francese P3G Industries, con stabilimenti a Bucarest, Sovata e Târnăveni, ha registrato per il 2022 un fatturato di 134,3 milioni di lei (27,2 milioni di euro), in calo del 22,7% rispetto all’anno precedente, quando l’azienda aveva raggiunto un fatturato di 173,8 milioni di lei (35,3 milioni di euro), secondo i calcoli di ZF basati sui dati del Ministero delle Finanze.
L’azienda ha registrato una perdita lo scorso anno, con un risultato negativo di 8,8 milioni di lei (1,7 milioni di euro), su un utile netto di oltre 6 milioni di lei (1,2 milioni di euro) ottenuto nel 2021, secondo i dati pubblici . Lo scorso anno Artemob International ha raggiunto un organico medio di 767 dipendenti, 99 persone in meno rispetto all’anno precedente.
Artemob International ha iniziato la sua attività in Romania nel 1990, quando il gruppo francese ha acquisito due stabilimenti rumeni, Ilefor (a Sovata) e Mobilux (a Bucarest), i due stabilimenti si chiamavano Mobilux e Mobilă Sovata. Nel 2005, l’azienda ha investito nello sviluppo dello stabilimento di Târnăveni per aumentare la capacità produttiva.
Nel 2018 Mobilux e Mobila Sovata si sono fuse e, insieme alla terza fabbrica a Târnăveni, hanno adottato il nome Artemob International SRL. L’azienda dispone anche di un magazzino in Romania, a Oradea.
Nel 2022, la Romania ha esportato mobili per un valore di 2,6 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’Associazione rumena dei produttori di mobili (APMR). Pertanto, le esportazioni hanno continuato ad aumentare di valore, con l’unico anno negli ultimi dieci anni in cui le spedizioni all’estero hanno fatto un passo indietro è stato il 2020, quando la pandemia ha sconvolto le economie globali e ha tenuto i negozi in attesa di mobili chiusi e i consumatori tenuti lontani da loro. . Inoltre, durante questo periodo molte fabbriche furono chiuse per mancanza di ordini e alcune dovettero licenziare i lavoratori e ridurre la propria attività.
Il principale paese esportatore è la Germania, dove le fabbriche locali hanno inviato mobili per un valore di oltre 440 milioni di euro. L’Europa occidentale è la principale area di destinazione dei prodotti di arredamento che attraversano il confine rumeno, con Francia e Italia tra le prime. Seguono nella classifica la Repubblica Ceca e i Paesi Bassi. Inoltre, i prodotti venduti in questi cinque mercati rappresentano la metà del valore dei prodotti di arredamento inviati all’estero dalla Romania.
I maggiori esportatori di mobili sono anche i maggiori produttori. Così, secondo gli ultimi dati, nella classifica dei maggiori esportatori ci sono Aramis Invest, Ecolor, PGS Sofa&Co, Italsofa, Taparo o Ada Fabrica de Mobilă. Le fabbriche rumene sono anche importanti fornitori per rivenditori come IKEA o JYSK, soprattutto per i negozi in Europa.
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