PSD Barone Ionel Arsène, estradato per scontare la pena. Il latitante si trovava finora in Italia

Il barone del PSD, Ionel Arsène, uno dei politici in fuga in Romania, sarà estradato. Un tribunale ha deciso che dovesse essere consegnato alle nostre autorità e scontare la pena. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Alina Gorghiu, precisando che la decisione dei giudici italiani è ancora impugnabile.

Il barone del PSD Ionel Arsène, estradato per scontare la pena

Ionel Arsène, ex presidente del consiglio dipartimentale di Neamţ, figura nell’elenco dei fuggitivi rumeni che hanno attraversato la frontiera prima di essere condannati per i crimini commessi. L’ex barone del PSD è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di carcere ed è stato emesso un mandato di cattura internazionale a suo nome.

Il ministro della Giustizia romeno ha annunciato che i magistrati della Corte d’appello di Bari hanno deciso di consegnare l’ex presidente del Consiglio provinciale di Neamț. Ciò significa che presto potrebbe essere estradato.

In attesa che Arsène arrivi nel nostro Paese, dove sconterà la pena, manca solo un passo.

L’attuale decisione dei giudici italiani è impugnabile, quindi attendiamo la reazione dei loro difensori legali e implicitamente una decisione definitiva dei magistrati, in base alla quale verrà effettuata l’estradizione.

Arsène, condannato per corruzione di 3 milioni di lei

Vi ricordiamo che Ionel Arsène è stato condannato all’inizio di marzo di quest’anno per un caso di corruzione. La decisione finale spettava alla Corte d’Appello di Bucarest. Pochi giorni fa, il barone del PSD ha fatto le valigie ed è partito per Bali, dove possiede diverse attività e proprietà.

A suo nome è stato emesso un mandato d’arresto europeo. Successivamente, l’ex presidente del consiglio della contea di Neamț ha deciso di arrendersi alle autorità di Bali, che hanno deciso di metterlo agli arresti domiciliari durante la procedura di estradizione.

Arsène deve scontare la sua pena dopo che i pubblici ministeri della DNA lo hanno perseguito per corruzione nel 2018. All’epoca aveva chiesto 3 milioni di lei. Il tribunale ha inoltre ordinato la confisca di 80.000 euro e 80.000 lei ad Arsène.

Tarso Mannarino

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