“Vedo un partito allargato che non può essere guidato da una sola persona”, canta TAJANI durante la conferenza stampa di presentazione della “tre giorni” in memoria del Cav. E prosegue: “Servite un’ampia classe di leader, per questo avete l’opportunità di contribuire al lavoro del nostro movimento. Voglio lanciarlo
messaggio che abbiamo un partito aperto, che punta ad un coinvolgimento massiccio di tutti”. No, è lo stesso ministro Esteri, che è a capo del ricco governatore, a prevalere nella nuova geografia interna di Fi, e che precisa che l’appoggio dei Colletti a Licia Ronzulli non è politico: “Lei era impegnata nella campagna tariffaria, abbiamo elettori per sostenere la candidatura di Galliani a deputato del Monza”.
No è un commando solista, insomma, affermano i TAJANIani. In segreteria, infatti, ci saranno due fedelissimi di Marta Fascina: Stefano Benigni, in qualità di leader nazionale dei giovani forzisti e Tullio Ferrante, sottosegretario ai Trasporti, incaricato del tesseramento, qualifica quello dei recenti
Dopo un aggiornamento, passa da ‘ufficio’ a ‘settore’. Entrambi, con un’apposita modifica statutaria, diventeranno membri d’ufficio del consiglio di amministrazione del partito. Finora il leader azzurro ha partecipato a tutte le riunioni dell’ex Comitato di presidenza, suo “delegato” del presidente Berlusconi attraverso un
clausola opportuna: da oggi in poi, come annunciato da TAJANI, “farà parte della segreteria nazionale di Fi, come è giusto che sia”. Come scegli i 4 vizi di TAJANI? Al Congresso nazionale del 24 e 25 febbraio li hanno votati i delegati nazionali ai congressi provinciali, che finora possono scrivere.
tre preferenze ciascuno.