“L’immigrazione clandestina è una sfida europea e necessita quindi di una risposta europea” ha dichiarato Ursula von der Leyen nel corso della visita a Lampedusa accompagnata da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano.
Dopo aver chiesto agli Stati membri dell’UE di accogliere una parte dei migranti che sbarcano in Italia, anche von der Leyen ha proposto un piano in tre punti destinati a fronteggiare l’emergenza.
Innanzitutto il dirigente di Bruxelles lo ha ritenuto necessario ha esteso la mobilitazione dell’agenzia europea Frontex lottare più efficacemente contro la tratta degli esseri umani, in particolare delle guide. Poi von der Leyen ha insistito accelerazione degli aiuti finanziari alla Tunisia, il principale Paese del Nord Africa da cui partono i migranti per l’Europa. Si è chiesto infine il presidente della Commissione europea “rafforzare i canali di immigrazione legale”.
“Qui è in gioco il futuro dell’Europa perché il futuro dell’Europa dipende dalla sua capacità di affrontare sfide importanti, come i flussi migratori incontrollabili” Giorgia Meloni ha segnato per la sua squadra. La leader romana ha colto l’occasione per criticare i suoi partner europei la mancanza di solidarietà con l’Italiaun Paese che dall’inizio dell’anno ha accolto sul suo territorio quasi 130.000 migranti, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “La pressione migratoria che l’Italia sta vivendo dall’inizio dell’anno è indescrivibile” ha dichiarato il presidente del Consiglio italiano, a capo di una coalizione che riunisce conservatori ed estremisti di destra della penisola.
La Croce Rossa italiana ha individuato l'”hot spot” di Lampedusa, un centro di accoglienza con una capienza di 400 posti, accoglie già 2.500 persone e i trasferimenti in Sicilia e nel continente non compensano del tutto i nuovi arrivi.
L’agenzia Onu per le migrazioni ha reso noto che tra lunedì e mercoledì scorsi sono arrivate a bordo di 200 imbarcazioni circa 8.500 persone, più della popolazione dell’isola italiana.
Oggetto della crisi migratoria a Lampedusa intensa attività diplomatica nelle ultime 48 ore. Sabato si è svolta una teleconferenza tra i ministri dell’Interno italiano, francese e tedesco, un rappresentante della presidenza spagnola dell’Ue e il commissario europeo agli Affari interni. Durante questo incontro, Gérald Darmanin, ministro degli Interni francese, ha dichiarato che presto si recherà a Lampedusa per “rafforzare la cooperazione a livello europeo e trovare soluzioni efficaci, immediate ma anche a lungo termine a questa crisi”, promessa fatta durante un’altra conversazione telefonica tra il presidente Emmanuel Macron e Giorgia Meloni.
ricordiamo, l’isola di Lampedusa dista meno di 150 km dalla costa tunisina e divenne così il primo porto di scalo per i migranti del Mediterraneo che speravano di raggiungere l’Europa. Nel mese di luglio, Ursula von der Leyen ha firmato un accordo con la Tunisia per ridurre il flusso migratorio in cambio di un aiuto finanziario concesso al paese del Maghreb in gravi difficoltà economiche.
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