“Vogliamo trasformare l’Italia in una nazione che è stata troppo orgogliosa per far parte del fondo europeo. una nazione virtuosa che può dare l’esempio agli altriPerché la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta a Genova durante la presentazione dell’accordo con la Regione Liguria per l’utilizzo dei fondi di coesione.L’obiettivo è non perdere un euro perché l’Italia non può permetterselo“, Ha aggiunto.
“Noi questo la mettiamo tutta, che concede la stessa cosa alla Liguria, è solo il primo esempio una nuova tappa nella capacità di spesa dell’Italia nei fondi europei” assicura. “Vogliamo rappresentare una nazione responsabile, capace, al livello di soprato quando attraversiamo il momento di difficoltà di non comprendere il mondo che disperde rischi, ma è la prima e più coraggiosa spesa” sottolinea. ” “Il ministro Fitto ha fatto un lavoro molto prezioso, lungo e difficile per i fondi di riordino e di coesione, ha dialogato con tutte le Regioni che ne sono derivate, abbiamo varato quindi il Decreto Sud che stabilisce una nuova modalità di organizzazione e spesa di questi fondi”, ha detto . Ha proseguito il presidente del Consiglio, spiegando che “i cosiddetti accordi di coesione sono fatti accordi tra il governo nazionale e le Regioni su priorità che devono essere condivise, propongono di dare mandato alle Regioni in modo che non siano parte di una strategia globale.L’accordo che abbiamo firmato oggi con la Regione Liguria è il primo di questi accordisblocca più di 230 milioni di opere strategiche in tanti settori, infrastrutture, cultura, istruzione, sanità e alloggi, priorità strategiche con risorse che dovranno essere spese, con accordi monitorati dal governo nazionale e con una quota trasferita dal governo già globale” e regionale rischi”.
L’economia del mare
“Nella prossima legge di equilibrio abbiamo una collegiata dedicata all’economia del mare e in cui raccoglieremo le esigenze e le proposte dei diversi settori, tra cui anche quello nautico” Ha aggiunto. “Il mare è una delle infrastrutture più strategiche di cui dispone l’Italia e non se non si riesce ad avere una strategia per creare una migliore sinergia tra tutti gli attori che operano nell’economia marittima”, ha aggiunto Meloni, sottolineando “si tratta di un governo che ha voluto concentrare parte della ragione strategica in senso stretto sul mare”. hanno detto che l’Italia è una piattaforma in mezzo al Mediterraneo e che noi ci lasciamo troppo trasportare come se questo mare non ce l’avesse, avendo noi una nazione non circostanziata a 8 km di distanza”. “Non deve essere la nautica un grazie a me per essere venuto a colmare un vuoto di 37 anni dall’ultima visita ufficiale di un presidente del Consiglio del Salone Nautico – ha proseguito il premiere fin della sua visita tra gli stand – sono io devi ringraziare questo comparto perché quando hai un’azienda che vuole vincere, produrre e dimostrare l’eccellenza italiana, come il settore nautico si ritrovò in quegli anni con un ramo che lavora su più di 200 milioni di lavoratori in Italia e quello prodotto da 7 miliardi di euro, credo sia il governo che dovrà venire che abbia l’onore e la responsabilità di dire grazie per il lavoro che questo settore ha salvato e che continua a rappresentare il mondo”. “La nautica è statale, un settore è statale. “Un po’ più di demagogia, volte vituperati, usiamo questa logica, io produco eccellenze italiane di cui non si può che essere riconoscenti e devote”, ha osservato ancora il presidente del Consiglio.
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