Il relitto romano è stato ritrovato al largo del porto di Civitavecchia, a circa 80 km a nord-ovest di Roma. La nave risale al I o II secolo a.C. ed è stato ritrovato su un fondale sabbioso, a 160 metri sotto il livello del mare, riferisce BBC.
La ceramica è stata ritrovata per lo più intatta, ha detto la squadra che ha effettuato la scoperta in una nota dei Carabinieri.
“Questo eccezionale ritrovamento è un importante esempio di naufragio romano che affronta i pericoli del mare nel tentativo di raggiungere la costa ed è una testimonianza delle antiche rotte commerciali marittime”, si legge nella nota.
La squadra artistica della polizia, responsabile della protezione dell’inestimabile patrimonio culturale italiano, ha affermato che la reliquia è stata ritrovata e filmata utilizzando un robot telecomandato, senza dire se gli esperti cercheranno ora di recuperare la reliquia, o il prezioso carico, dal fondo del mare.
Non è chiaro a cosa servissero le giare romane presenti a bordo, anche se le anfore venivano tipicamente utilizzate per trasportare merci come olio, vino o salsa di pesce. Tali manufatti si trovano ampiamente in tutto il mondo antico del Mediterraneo orientale.
La scoperta di relitti non è rara, si stima che ci siano migliaia di tali relitti nel Mediterraneo e nei mari circostanti.
Nel 2018, una nave mercantile greca risalente a più di 2.400 anni fa è stata scoperta al largo delle coste della Bulgaria ed è stata ufficialmente dichiarata all’epoca il relitto intatto più antico conosciuto al mondo.
Sempre nel 2018, nel Mar Egeo sono stati scoperti decine di relitti risalenti all’epoca greca, romana e bizantina.
Editore: M.I
Scarica l’app Digi24 e scopri le novità più importanti della giornata
“Pioniera del bacon. Fanatico della cultura pop. Ninja dell’alcol in generale. Difensore del web certificato.”