Due medici, assicurati alla giustizia per aver riportato illegalmente dall’Italia centinaia di cornee da trapiantare | Stiri.tvr.ro

Due medici che gestiscono una clinica oftalmologica privata a Bucarest sono stati processati dalla Procura della Repubblica presso il tribunale distrettuale di Bucarest 1 per aver commesso i reati di introduzione o prelievo di organi, tessuti o cellule di origine umana senza la speciale autorizzazione rilasciata dal Agenzia Nazionale Trapianti e falsificati in atti privati.

13 luglio 2023, 13:50 (aggiornato il 13 luglio 2023, 13:52) Notizie TVR |


Due medici, assicurati alla giustizia per aver riportato illegalmente dall’Italia centinaia di cornee da trapiantare |  Stiri.tvr.ro

Giudizio

Nell’atto di accusa si rilevava che nel periodo 2019 – 2022, in nome e nell’interesse della clinica oftalmologica, i medici avevano introdotto nel territorio della Romania 303 cornee provenienti dall’Italia, senza disporre dell’apposita autorizzazione rilasciata dall’Agenzia nazionale. di Trapianti, informa Agerpres.

La legge sulla salute subordina la legalità dell’importazione di tessuti umani all’esistenza di una speciale autorizzazione che può essere rilasciata solo dall’Agenzia Nazionale Trapianti, organismo subordinato al Ministero della Salute. Per nessuna delle 109 operazioni di importazione di cui all’atto di imputazione, l’Agenzia nazionale delle anagrafi ha rilasciato l’apposita autorizzazione a beneficio della clinica oculistica.

Il provvedimento di rinvio riguarda anche la commissione del reato di falso in scrittura privata, in forma continuativa, dopo che è stato accertato che in nome e nell’interesse di questa clinica oculistica i medici hanno falsamente attestato circostanze false, nel senso che hanno queste autorizzazioni speciali per importare tessuti di origine umana.

Tutti questi documenti falsificati sono stati utilizzati nei rapporti commerciali con la Banca Fondazione Degli Occhi Del Veneto – Onlus in Italia.

Simona Anghel, portavoce e procuratore presso l’ufficio del procuratore distrettuale presso il tribunale distrettuale 1, ha dichiarato mercoledì che non ci sono state denunce da parte di pazienti che hanno subito trapianti di cornea, quindi i pubblici ministeri non hanno potuto indagare se ci fosse stato un caso di cattiva condotta professionale.

Secondo il pm non sono stati imposti divieti ai medici e alla clinica, che quindi continuano la loro attività, ma non sono stati più eseguiti interventi di cheratoplastica.

Il caso è stato inviato, per la risoluzione competente, al tribunale distrettuale di Bucarest.

Selene Blasi

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