Il Sud Italia diventerà più ricco di Germania e Francia, afferma il partito guidato da Giorgia Meloni

foto Agerpres/Giorgia Meloni

Il partito politico del primo ministro italiano Georgia Meloni ha affermato che l’Italia meridionale diventerà più ricca delle due maggiori economie dell’Unione europea.

Fratelli d’Italia (Fdi) ha twittato lunedì che il PIL dell’Italia meridionale – che misura il valore totale di beni e servizi prodotti all’interno di un’economia – “supererà quello di Francia e Germania”, pubblicando una foto del Presidente del Consiglio su cui hanno scritto: “Il capolavoro della Meloni”.

La parte ha citato i dati della CGIA senza fornire ulteriori elementi di prova.

Questo “fatto storico” “farebbe tacere i gufi comuni”, ha aggiunto, riferendosi a persone che augurano sventura agli altri. Il tweet è stato cancellato da Twitter, ora chiamato X, lunedì pomeriggio, poche ore dopo la pubblicazione.

Alcuni utenti hanno ridicolizzato il post, con uno dei tweet che suggeriva che il post provenisse da un account parodia.

Caratterizzata da problemi radicati causati da malgoverno, criminalità organizzata e povertà, l’economia del sud Italia è stata a lungo meno sviluppata di quella del nord, per non parlare di Francia e Germania.

Il PIL pro capite nel sud del Paese è stato di 18.512 euro nel 2017, secondo i dati degli analisti economici CEIC. Quell’anno era molto più alto in Francia (€ 35.442) che in Germania (€ 40.929), sebbene vi siano anche significative disparità regionali in questi paesi.

Il divario economico tra Nord e Sud Italia si traduce in forti disuguaglianze. L’attività industriale è concentrata nel nord, mentre le persone nel sud dipendono dall’agricoltura e dal turismo, secondo la rete ufficiale dei servizi per l’impiego dell’Unione europea (EURES).

L’anno scorso la disoccupazione era del 17,1% e del 16,6% rispettivamente nelle regioni meridionali della Campania e della Sicilia, mentre nella Lombardia settentrionale era del 4,9%, secondo i dati Ue.

Le economie di tutta Europa sono attualmente alle prese con un’inflazione ostinatamente elevata alimentata dalla guerra in Ucraina e dal cambiamento climatico.

Meloni si è trovato sotto pressione politica dopo la notizia a sorpresa della contrazione dell’economia dello 0,3% nel secondo trimestre del 2023, sfidando le previsioni più ottimistiche della maggior parte degli analisti.

Secondo l’ultima valutazione della Commissione Europea, quest’anno il PIL italiano crescerà di un altro 1,2%, molto di più dello 0,7% della Francia e dello 0,2% della Germania, secondo Euronews.com.

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Attilio Trevisan

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