Da quasi 2 anni e mezzo Gheorghe vive sotto un ponte dell’autostrada Messina-Catania ad Ali Terme, sulla sponda sinistra del torrente Fiumedinisi, e non riesce a trovare una sistemazione dignitosa che gli permetta di lasciarsi alle spalle la situazione inaccettabile in cui scoprirlo. Questa è la storia di Gheorghe: cardiopatico, single, rumeno in Italia.
Gheorghe vive sotto un ponte
La sua storia in Italia inizia 20 anni fa, quando ha lasciato il suo paese, la Romania, e si è recato con moglie e 3 figli a Roccalumera, in Italia. Qualche anno fa i 2 mariti si sono separati e lui si è ritrovato solo e senza casa. Dopo un periodo in cui ha vissuto di affitto in affitto, si ritrova oggi, a 53 anni, per strada e senza alcun sostegno. Sotto il ponte della A18 crea due stanze utilizzando vecchie persiane, pannelli di legno e lamiere, costruendo così una piccola cucina e una camera da letto, ma essendo il caldo soffocante d’estate, l’uomo sposta il letto per dormire all’aperto.
“Vivo così dal 2021, senza luce, senza acqua e senza bagno. Posso raccogliere l’acqua per lavarmi e cucinare quando scorre in una roggia dai campi vicini, e in inverno, quando piove, raccolgo it dalle fogne dell’autostrada, sto male e non posso più vivere così, sono anni che chiedo aiuto, ma le istituzioni non mi vengono incontro”, ha detto Gheorghe dalla sua ordinata baracca.
L’uomo è in gravi difficoltà. Percepisce un reddito di cittadinanza di 500 euro al mese e riesce a lavorare solo poche ore al giorno nei campi, svolgendo piccole attività nelle campagne limitrofe, perché il suo stato di salute non gli permette di fare troppi sforzi. Al rumeno è stata diagnosticata e soffre di cardiopatia ipertensiva, depressione e insonnia. In poco tempo però rischia di perdere il sussidio statale, visto che l’ultima residenza che aveva a Roccalumera gli è stata tolta perché non abita più in questo comune. Ma il rumeno ha chiesto l’iscrizione all’ufficio di stato civile di Ali Terme per ottenere il diritto di essere iscritto all’anagrafe (anagrafe anagrafica) con l’indirizzo di residenza presso la casa comunale, che può essere accolto, essendo un diritto che spetta ai senzatetto stabili.
Gheorghe, il nostro connazionale, arrivato in Italia in cerca di una vita più agiata, ora passa le sue giornate sotto un ponte, sperando che qualcuno ascolti le sue grida di aiuto.
In un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti e tumulto generale, Gheorghe ci ricorda l’importanza dell’umanità e della compassione che devono governare le nostre azioni quotidiane.
Due coppie rumene che vivevano sotto un ponte sono state aiutate dalle autorità italiane
Una coppia di coniugi di origine rumena, stabilitasi in Italia, si è trovata in una situazione difficile e ha dovuto vivere sotto un ponte a Corigliano-Rossano, comune in provincia di Cosenza in Calabria.
I servizi sociali sono intervenuti immediatamente, dimostrando efficienza e rapidità nel gestire una situazione critica come questa. È intervenuto tempestivamente il team di professionisti del progetto PRINS (Pronto Intervento Sociale), avviato dagli enti locali e approvato dal Ministero per il sostegno alle persone in difficoltà.
In collaborazione con l’organizzazione Caritas ei suoi volontari, oltre che con la presidente del consiglio comunale, Marinella Grillo, le prime fasi dell’intervento si sono svolte senza incidenti, secondo le informazioni fornite dalla stampa locale. Il progetto PRINS svolge un ruolo centrale in questo sforzo, fornendo un servizio di risposta alle emergenze sociali. Questo servizio, disponibile 24 ore su 24, opera nelle località comprese nel progetto, con Corigliano-Rossano come punto centrale.
“Tali situazioni sono dolorose e difficili e, purtroppo, possono manifestarsi anche nel contesto della crisi economica globale, soprattutto in ambito urbano”, ha sottolineato Alessia Alboresi, responsabile delle politiche sociali.
Gheorghe vive sotto un ponte in Italia, dove ha improvvisato una casa utilizzando vecchie persiane, pannelli di legno e lamiere.
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