Il produttore di chip statunitense Qualcomm dovrà chiedere l’approvazione antitrust dell’Unione europea per la sua prevista acquisizione del produttore di chip israeliano Autotalks, anche se l’accordo dovesse scendere al di sotto della soglia di entrate fissata dall’UE, secondo quanto riferito dai regolatori europei, riporta Reuters, citato da News.ro.
La Commissione europea ha citato l’importanza dell’accordo per i produttori di apparecchiature originali e altri che hanno bisogno di accedere ai semiconduttori.
Il garante della concorrenza dell’UE ha dichiarato che 15 paesi dell’UE, tra cui Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia, hanno chiesto di rivedere l’accordo.
Qualcomm dovrà ottenere l’approvazione antitrust dell’UE prima di poter completare l’accordo.
“La transazione riunirebbe due dei principali fornitori di semiconduttori V2X nel SEE (Spazio economico europeo).
La tecnologia V2X è la chiave per migliorare la sicurezza stradale, la gestione del traffico e ridurre le emissioni di CO2, nonché l’implementazione di veicoli autonomi. È quindi importante garantire che i clienti, come i produttori di apparecchiature o i gestori di infrastrutture, mantengano l’accesso alla tecnologia V2X a prezzi e condizioni competitivi”, ha affermato la Commissione in una nota.
Qualcomm, che ha annunciato la prevista acquisizione a maggio per espandere il proprio business automobilistico, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Autotalks produce chip dedicati utilizzati nel settore della tecnologia di comunicazione V2X per veicoli con e senza conducente per migliorare la sicurezza stradale.
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