Prima delle vacanze estive il premier Giorgia Meloni punta a risolvere un problema che rovina le vacanze ai turisti che affollano le città italiane: trovare un taxi, scrive Bloomberg.
Migliaia di visitatori di Roma, Firenze e altre destinazioni popolari hanno faticato nelle ultime settimane a trovare un taxi, costretti ad aspettare per ore e spesso sotto il sole cocente nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e nei centri cittadini.
Meloni, che andrà in congedo alla fine di questo mese, è determinato a trovare una soluzione, secondo una dichiarazione del governo all’inizio di questa settimana. Ciò richiederebbe un accordo con potenti associazioni di tassisti per rivedere una regola del 1992 che mantiene bassi i numeri di licenza, proteggendo il loro reddito.
La lobby dei tassisti è simbolo della difficoltà di aprire la concorrenza in Italia. La lobby ha un’influenza politica sproporzionata rispetto alle sue dimensioni e per anni ha limitato il numero di permessi disponibili a causa della scarsa trasparenza sul modo in cui vengono concessi.
La coalizione di destra guidata da Meloni, i cui partiti hanno tradizionalmente tutelato i tassisti, sta lavorando a un nuovo decreto. Ciò consentirebbe ai governi locali di aumentare il numero di licenze di circa il 20-30%, secondo i funzionari che hanno familiarità con il piano. Le misure potrebbero essere approvate già lunedì, hanno detto le persone, anche se è possibile un ritardo data la questione politicamente delicata.
I governi italiani hanno tentato senza successo di aumentare il numero di permessi dopo che le proteste dei tassisti hanno bloccato le città.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, leader della Lega Anti-Migranti, ha chiesto soluzioni “ragionevoli”.
Uber è un’opzione limitata e costosa in Italia, dove la piattaforma è utilizzata solo da autisti autorizzati dall’autorità comunale e il prezzo di una corsa aumenta nelle ore di punta.
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