“La Corte d’Appello di Napoli ha disposto oggi la consegna di Darius Bogdan Vâlcov alle competenti autorità rumene, in esecuzione del mandato d’arresto europeo emesso il 3 maggio 2023 dal Tribunale di Bucarest nel procedimento penale di riferimento 2018/2015, per l’esecuzione della pena detentiva di 6 anni inflittagli con sentenza 74 dell’8 febbraio 2018, pronunciata dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia della Romania, divenuta esecutiva dopo la decisione penale della stessa Alta Corte 38/2 maggio 2023, per i reati di traffico d’influenza e riciclaggio commessi in Romania nel periodo 2009-2013”, ha trasmesso Alina Gorghiu.
La Corte d’Appello di Napoli ordina l’estradizione di Darius Vâlcov in Romania
La decisione non è considerata definitiva e può essere impugnata entro 5 giorni davanti alla Corte di Cassazione italiana.
Darius Vâlcov si arrese alle autorità italiane il 23 maggio a Napoli. A causa del luogo della consegna, secondo la legge italiana, la giurisdizione è stata stabilita dalla Corte d’Appello di Napoli, il tribunale italiano dell’esecuzione non accettando l’arresto provvisorio per consegna, quindi è stato rilasciato sotto sorveglianza.
Per quanto riguarda la situazione delle persone condannate penalmente che evitano l’esecuzione della pena in Romania, il ministro della Giustizia sottolinea che ci sono pochissimi casi di questo tipo. In alcune situazioni, queste persone usano giurisdizioni straniere e disposizioni delle leggi di altri stati per cercare di evitare l’esecuzione della pena nel paese.
“È importante rafforzare la cooperazione giudiziaria. La Romania non è un caso singolare. Altri stati dell’UE affrontano situazioni simili. Vi assicuro che siamo attivi, coinvolti nella soluzione di questo problema. La procedura per l’emissione e l’esecuzione del mandato d’arresto europeo è una procedura esclusivamente giudiziaria, i poteri in materia spettano ai tribunali.
Le responsabilità del Ministero della Giustizia si riferiscono solo alla facilitazione della comunicazione, assistenza e supporto alle autorità giudiziarie rumene e straniere nell’emissione e nell’esecuzione del MEA (mandato d’arresto europeo)”, ha affermato Alina Gorghiu.
L’ex ministro, condannato a sei anni di reclusione
Il 2 maggio 2023, l’ex sindaco e ministro del PSD Darius Vâlcov è stato condannato in via definitiva dalla Corte Suprema a sei anni di carcere. In seguito fu ricercato a livello internazionale e, secondo i dati dell’epoca, si nascondeva nel nord Italia.
Darius Vâlcov ha ricevuto una condanna definitiva a 6 anni di carcere per traffico d’influenza, riciclaggio di denaro e compimento di operazioni finanziarie incompatibili con l’incarico, in forma continuativa. Inizialmente, nel febbraio 2018, è stato condannato a otto anni di carcere con esecuzione da parte di un collegio di 3 giudici della Corte Suprema. Il processo è stato sospeso per quasi due anni e mezzo.
L’inchiesta aperta nel 2015 ha rivelato elementi incriminanti: più di 1,3 milioni di lei, 90.000 euro, tre lingotti d’oro, per un peso totale di tre chilogrammi, e tre dipinti firmati da Renoir, Jean Cocteau e Aurel Acasandrei.
In totale, durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti 172 dipinti, acquistati da Vâlcov tramite intermediari, alcuni dei quali nascosti nei falsi muri di edifici appartenenti all’ex ministro.
Darius Vâlcov, noto per il suo lavoro come consigliere del primo ministro Viorica Dăncilă, ha svolto un ruolo importante nell’ideazione e nell’elaborazione del controverso GEO 114/2018, che ha avuto un impatto significativo su diversi settori economici, come banche, energia, telecomunicazioni e fondi pensione privati. Nel giugno 2019 si è dimesso da consigliere del Primo Ministro. In passato, Darius Vâlcov ha ricoperto anche le cariche di sindaco di Slatina e ministro delle finanze.
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