Darius Vâlcov può essere ceduto alla Romania. La Corte d’Appello di Napoli ha dato il via libera

Darius Vâlcov, ex ministro delle Finanze nel governo Ponta, condannato in via definitiva al carcere dall’Alta Corte di cassazione e giustizia ma rifugiatosi in Italia, potrebbe presto essere consegnato alle autorità rumene.

La Corte d’Appello di Napoli ha deciso di estradare Darius Vâlcov in Romania. La decisione del tribunale italiano non è definitiva

Giovedì 20 luglio i giudici della Corte d’Appello di Napoli hanno disposto la consegna di Darius Vâlcov alle autorità rumene, nota Europa libera. Fino al suo ritorno a casa, però, resta un traguardo importante. Pertanto, sembra che la decisione del tribunale italiano non sia definitiva. L’ex ministro può presentare ricorso.

Darius Vâlcov è in Italia da maggio. In primavera è stato condannato a 6 anni di carcere per il “caso dei quadri”. Poiché non si è arreso, è stato inserito in una lista internazionale di ricercati. In “Cizma”, l’ex politico ha aperto attività ancor prima della condanna.

Sempre a maggio, poche settimane dopo la condanna definitiva ricevuta in Romania, Darius Vâcov ha deciso di consegnarsi alle autorità di Napoli. A suo nome è stato emesso un mandato di arresto internazionale.

Le autorità rumene avevano informazioni che l’ex funzionario rumeno si trovava nella zona di Milano, dove aveva aperto un’attività, ma ha scelto di recarsi nel sud Italia, fa notare la fonte citata.

Vâlcov si recò a Portici, un paese situato nella regione Campania, in provincia di Napoli. Inizialmente l’ex dignitario avrebbe contattato i carabinieri, dopodiché si sarebbe presentato in Questura.

Perché Darius Vâlcov è stato condannato

Il 2 maggio 2023, il tribunale di Bucarest ha condannato Vâlcov, ex sindaco di Slatina e ministro delle finanze di diversi governi, a 6 anni di carcere. È stato accusato di riciclaggio di denaro e traffico d’influenza.

In precedenza, nello stesso caso, Darius Vâlcov era stato condannato, nel febbraio 2018, a 8 anni di carcere con esecuzione da parte di un collegio di 3 giudici della Corte Suprema. Il processo è stato sospeso per quasi due anni e mezzo.

Ti ricordiamo che Vâlcov è stato mandato in tribunale nel 2015 in questo caso. Durante le perquisizioni, i pm hanno trovato nella sua abitazione un vero e proprio tesoro. Più precisamente: più di 1,3 milioni di lei, 90.000 euro, tre lingotti d’oro, del peso di tre chilogrammi, e tre dipinti incisi rispettivamente Renoir, Jean Cocteau e Aurel Acasandrei.

Tarso Mannarino

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