Altri due turisti sono stati sorpresi ad abbattere le mura del Colosseo a Roma, poco dopo che un caso simile aveva scatenato uno scandalo in Italia, riferisce l’agenzia di stampa italiana Ansa. I due visitatori, una donna svizzera di 17 anni e un ragazzo tedesco della stessa età, sono stati multati dalle autorità di Roma.
Una 17enne svizzera in vacanza con la famiglia è stata denunciata per danneggiamento di beni culturali dopo essere stata filmata mentre scriveva le sue iniziali – una N – sull’anfiteatro, riferisce l’Ansa. Una guida turistica ha immortalato questa scena diventata virale sui social.
ROMA, ITALIA—Una guida turistica ha filmato oggi un turista svizzero di 17 anni che vandalizzava un muro del Colosseo.
Sembra che le lezioni dell’ultimo mese saranno difficili da imparare per questa giovane donna, che deve affrontare pesanti multe e un possibile carcere per questa vena narcisistica.
🎥: @Agenzia_Ansa pic.twitter.com/oKBbbAOVvk
— Bree A Dail (@breeadail) 15 luglio 2023
Sabato uno studente tedesco, anche lui di 17 anni, è stato arrestato dai carabinieri italiani per aver deturpato il monumento. E’ stato “sanzionato amministrativamente”, precisa l’Ansa, che non ha specificato l’ammontare della sanzione.
Questi due incidenti arrivano poco dopo un altro scandalo di deturpazione del patrimonio rumeno, riferisce news.ro.
Alla fine di giugno, un istruttore sportivo bulgaro di 27 anni residente nel Regno Unito ha scandalizzato l’Italia scarabocchiando il suo nome e quello del suo partner sul Colosseo.
Le autorità italiane hanno identificato l’uomo visto scolpire “Ivan + Hayley 23” in un muro del Colosseo a Roma.
Si ritiene che l’uomo sia un turista del Regno Unito. Rischia una pesante multa o diversi anni di carcere. pic.twitter.com/0o2u8YiiJ4
— Il riconteggio (@therecount) 30 giugno 2023
Ivan Dimitrov ha inviato una lettera di scuse al sindaco di Roma Roberto Gualtieri dopo aver presumibilmente inciso i due nomi in un muro interno del monumento di 2000 anni con una chiave.
Nella lettera, Dimitrov, che è stato rintracciato dalla polizia italiana in Inghilterra dopo cinque giorni di ricerche, ha scritto che solo in seguito si è reso conto della “gravità dell’atto commesso”.
“Con queste righe, vorrei esprimere le mie sincere scuse agli italiani e al mondo intero per i danni causati a un bene che, di fatto, è patrimonio di tutta l’umanità”, ha aggiunto nella lettera pubblicata su Il Messaggero. .
Editore: Andreea Smerea
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