Andrea Compagno, rivelazioni in anteprima: “Ho miopia e astigmatismo! Gioco con le lenti a contatto”

Andrea Compagno è arrivato nel calcio in Romania all’FCU Craiova, dove ha avuto buoni sviluppi, motivo per cui ha subito attirato l’attenzione dell’FCSB. L’italiano ha lasciato Bănie la scorsa estate ed è stato trasferito all’FCSB, continuando la sua ottima forma nell’attacco dei rossoblù.

Compagno è stato il secondo capocannoniere della Superliga la scorsa stagione con 20 gol, davanti all’attaccante del Rapid Marko Dugandzic, che ha chiuso con 22 gol.

In questi giorni, FCSB è in ritiro in Olanda, dove sta definendo gli ultimi dettagli prima dell’inizio della nuova stagione. Da lì, l’attaccante italiano ha rilasciato una lunga intervista, parlando tra l’altro dei suoi problemi di salute.

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Nonostante si sia comportato molto bene, Compagno lotta con problemi agli occhi, spiegando perché porta gli occhiali fuori dal campo di calcio, ma anche come riesce a cavarsela in campo.

“Gli occhiali servono per la vista, ho anche miopia e astigmatismo, ma niente di grave, solo meno 1. Gioco con gli occhiali, ma potrei farne a meno, ma è meglio così e non ho problemi anche quando ci gioco, ma non più tardi per portare gli occhiali”, Compagno ha giustamente detto PSC.

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L’attaccante italiano era nella lista preliminare di mister Mancini a marzo per il suo debutto nelle qualificazioni agli Europei 2024, ma alla fine è stato escluso dalla squadra finale.

In molti hanno parlato della possibilità di naturalizzazione per Compagno, in modo che in futuro possa rappresentare una soluzione per l’attacco alla Romania, dove per il momento Iordănescu ha come alternative Pușcaș e Alibec.

Non sarebbe la prima volta che la Romania si affida a calciatori stranieri naturalizzati, l’esempio più recente è stato Mario Camora, difensore portoghese del CFR Cluj, finito a giocare sotto la bandiera francese.

Anche così, alla domanda sulla possibilità di giocare per la Romania, Compagno ha dato una risposta definitiva. Non vorrebbe essere convocato nella prima rappresentativa del nostro Paese, così come non vorrebbe prendere il posto di un altro rumeno che potrebbe giocare in quel ruolo.

“Te l’ho detto di nuovo ora, mi sento a casa in Romania, è molto bello, solo che il mio paese è l’Italia e mi sembra che sia importante che i giocatori che indossano le maglie della tua nazionale si sentano rumeni.

Questa è una cosa che mi sembra molto importante! Forse sarebbe stata un’opportunità per me di dire ‘sì, sì, mi piacerebbe giocare per la Romania, voglio!’ e poi utilizzare la propria nazionale come vetrina in cui esporsi nei preliminari dell’Europeo e poi nel torneo finale.

Ma non mi sembrerebbe giusto, non è giusto che io prenda la maglia di un rumeno nato e cresciuto in questo paese. È chiaro che si sentirebbe più di me per la Romania. La pre-convocazione per l’Italia è una motivazione in più, non cambia il pensiero che vi ho descritto”, ha spiegato Compagno, per GSP.

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Selene Blasi

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