Vasile e Otilia Tudorache sono due rumeni che sono tornati nel 2018 a Păulești, nella contea di Vrancea, dopo molti anni di lavoro in Italia. La storia del loro ritorno è stata raccontata di recente da TRINITAS TV, nell’ambito del programma Timpul reintarcerii, ed è commovente per la sincerità con cui i due sposi raccontano ciò che hanno provato e vissuto negli ultimi anni all’estero, da dove sono tornati con gravi problemi di salute.
Vasile Tudorache, un talentuoso talento letterario della Vrancea, autore del volume di poesie “Bread Customs”, rimase in Italia per quasi 19 anni, e sua moglie, Otilia, per 10 anni. Un tempo in cui lavoravano per una vita migliore, lontani dai propri cari, come tanti rumeni costretti a intraprendere la strada dell’estraneità.
Vasile è partito nel 2000 per l’Italia, la “Terra Promessa”, come la chiamava lui stesso. Lascia a casa la moglie, che lo seguirà qualche anno dopo, e le due bambine.
Ha lavorato in segheria e nel bosco, con la motosega, fino a quando ha avuto un grave incidente sul lavoro che lo ha lasciato in coma per due giorni, con postumi e ha dovuto andare in pensione.
Otilia, invece, è stata operata alla colonna vertebrale a causa dei pesi che sollevava nel magazzino dove lavorava:
“In Italia abbiamo guadagnato una vita migliore, per noi, per le ragazze, ma abbiamo perso tanto e prima di tutto la nostra salute”, ha detto Otilia.
“Ho sollevato molto, ho sollevato io stesso scatole da 30 kg. Era un lavoro ben pagato, ma molto, molto duro. Molte volte tornavo a casa la sera e non riuscivo nemmeno a mangiare a causa della stanchezza. Ero costantemente stressato”.
Nel 2018, dopo anni di duro lavoro e convivenza con altre persone, la famiglia Tudorache ha deciso di tornare definitivamente nella propria terra natale, Păulești, dove ha finalmente ritrovato la serenità.
Finirono la loro casa, sistemarono il loro focolare e iniziarono una nuova vita. Una nuova vita con una vecchia passione, perché Vasile non ha mai mollato la motosega.
Attualmente lavora come artigiano popolare e dalla sua mano diventano vere e proprie opere d’arte, scolpite nel legno con una motosega.
Ha avuto fin da piccolo la passione per la lavorazione del legno, ereditata dal padre, e nel frattempo è diventata una vocazione.
Valeva la pena lavorare sodo in Italia? “Ne è valsa la pena perché non avevo soldi – ha detto Vasile – ne è valsa la pena, ma ho pagato grosso e pieno. Abbiamo pagato un prezzo alto, troppo alto”. Video qui sotto:
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