Il ciclone mediterraneo che ha ucciso almeno otto persone in Italia colpirà presto la Romania. Cosa dicono i meteorologi?
Il ciclone mediterraneo ha devastato l’Italia. Pioveva a dirotto e le onde trascinavano via auto di diverse tonnellate e attraversavano con forza distruttrice i cantieri degli abitanti.
“Stiamo vivendo l’Apocalisse”, hanno dichiarato diversi sindaci dei comuni dell’Emilia-Romagna. Otto persone hanno perso la vita e altre sono disperse a seguito delle piogge torrenziali.
“In effetti, nella zona d’Italia dove era in vigore un’allerta meteo codice rosso, in particolare nella regione di Milia, in Romagna, le quantità di precipitazioni nelle 24 ore hanno superato i 100-130 e si sono avvicinate anche ai 200l/m² che per questa zona significa molto in un tempo relativamente breve e che, oh sorpresa, ha causato allagamenti di tale entità, provocando una situazione meteorologica estrema.
Eravamo alla periferia frontale di questo ciclone e abbiamo praticamente registrato quantità significative di precipitazioni, soprattutto nella metà occidentale del Paese. I rovesci continueranno nei prossimi giorni e nella regione del nostro Paese, questa notte, a Banat, Crișana, Maramureș, Transilvania, ma anche in Oltenia e Muntenia occidentale, dove la quantità d’acqua supererà ancora i 15-20l/m².
Domani ci aspettiamo dal punto di vista del regime delle precipitazioni di nuovo in Oltenia, Banat, Crișana, Maramureș, ma anche nelle altre regioni. ma le temperature, come si vede rispetto a ieri, quando abbiamo registrato 29 gradi in Oltenita, 27 gradi nel capoluogo, oggi solo un massimo di 25 gradi nella parte orientale del Paese, mentre nel sud e nell’ovest del paese, compresa la zona centrale, non abbiamo superato i 17-18 gradi.
Domani in tutto il Paese 18-25 gradi mentre da venerdì, ancora, i valori di temperatura saliranno a 27, anche 28 gradi per sabato, compresa nella Capitale, sabato massima di 27-28 gradi, ma non mancheranno periodi di instabilità anche nei giorni successivi e praticamente fino alla fine della primavera, soprattutto nei pomeriggi, quando i fenomeni di instabilità si uniscono a valori di temperatura più elevati”, ha dichiarato Elena Mateescu, direttrice dell’ANM, ad Antena 3 CN.
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