Il Ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, ha incontrato oggi l’Ambasciatore italiano a Bucarest, Alfredo Maria Durante Mangoni, per discutere delle procedure di estradizione di Darius Vâlcov e Ionel Arsene, condannati in via definitiva dalla giustizia rumena e attualmente in Italia.
Secondo il ministero della Giustizia, l’ordine del giorno della riunione si è incentrato sulla cooperazione giudiziaria bilaterale nel campo del diritto penale, con particolare attenzione alle procedure di estradizione.
“Senza in alcun modo ledere l’indipendenza della magistratura in Romania e in Italia, il Ministro della Giustizia ha sottolineato l’interesse bilaterale ed europeo della rigorosa applicazione della Decisione Quadro del Consiglio del 13 giugno 2002 sul mandato d’arresto europeo e sulle procedure di consegna tra Stati membri”, è indicato nella dichiarazione dell’istituzione.
Predoiu ha accolto con favore la decisione della Procura Generale italiana di chiedere il riesame del fascicolo di estradizione riguardante il cittadino rumeno Arsène Ionel, condannato in via definitiva per un reato, e ne ha ringraziato l’Ambasciatore.
I due funzionari hanno convenuto sull’utilità e sulla necessità di proseguire il dialogo sui temi discussi, anche a livello ministeriale.
Il ministero della Giustizia esprime il proprio interesse e auspica che le autorità italiane individuino e arrestino quanto prima il cittadino rumeno Vâlcov Darius, che è stato condannato in via definitiva al carcere con esecuzione dalla giustizia rumena, indica anche il comunicato.
“Il ministero della Giustizia eserciterà, come prima, tutti i suoi poteri legali nei confronti di qualsiasi cittadino rumeno condannato in via definitiva per un reato penale fino all’esatta applicazione delle decisioni della giustizia rumena, indipendentemente dalla durata di queste procedure.
L’ex presidente del consiglio provinciale di Neamţ Ionel Arsène, processato dopo essere stato condannato a sei anni e otto mesi di carcere con esecuzione per traffico d’influenza, si è recato in Italia a marzo, ma la sua estradizione è stata rifiutata. Sempre in Italia ci sono Darius Vâlcov, condannato a sei anni di carcere con esecuzione per traffico d’influenza e riciclaggio di denaro, oltre a Dragoş Săvulescu, Mario Iorgulescu e Alina Bica.
Editore: MB
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