Giovedì mattina il premier tecnocratico Mario Draghi si è presentato alla Camera dei Deputati, dove era previsto il voto di fiducia al suo governo, ma ha chiesto la sospensione della seduta.

“Nell’ambito del voto di ieri sera al Senato, chiedo la sospensione della seduta per recarmi dal Presidente della Repubblica per informarlo della mia decisione”, ha dichiarato Mario Draghi alla Camera dei Deputati.

Subito dopo questo annuncio, Mario Draghi si è recato al Quirinale e ha annunciato al presidente Sergio Mattarella che si sarebbe dimesso, informa l’ANSA. Ora Draghi ha un incontro con la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Secondo il quotidiano La Repubblica, Mario Draghi ha informato il presidente Sergio Mattarella della sua intenzione di rimanere Presidente del Consiglio ad interim fino allo svolgimento delle elezioni legislative anticipate, a fine settembre o inizio ottobre, e fino alla formazione del futuro governo. governativo.

È probabile che il presidente Sergio Mattarella tenga consultazioni con i partiti parlamentari, analizzi la situazione politica e decida se un nuovo governo possa essere formato nell’attuale legislatura o se siano necessarie elezioni parlamentari anticipate.

Mercoledì sera il premier tecnocrate Mario Draghi aveva ottenuto la fiducia del Senato, ma senza l’appoggio del Movimento 5 Stelle (M5S, di sinistra, populista), della Lega di estrema destra, guidata da Matteo Salvini, e di Forza Parti Italia ( centrodestra), guidata dall’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

“Quello che è successo è una follia, è il Parlamento contro l’Italia”, ha commentato l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, leader del Pd di centrosinistra, che continua a sostenere l’attuale governo. .

“Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle si sono assunti una grave responsabilità, opzione che genererà un prezzo altissimo per il Paese”, ha dichiarato, da parte sua, il deputato Matteo Orfini, del Pd.

Mario Draghi ha annunciato la scorsa settimana che si sarebbe dimesso dopo che il Movimento 5 Stelle (M5S), la forza principale della coalizione sindacale nazionale, ha rifiutato di partecipare a un voto di fiducia in Parlamento sul tema delle misure sociali. Su insistenza del presidente Sergio Mattarella, Mario Draghi è tornato in Parlamento per chiedere il voto di fiducia. Ma Mario Draghi ha deciso di chiedere la fiducia in Parlamento solo su una delibera riguardante il mantenimento dell’attuale gabinetto del governo, senza accettare il rimpasto. In questo contesto, le squadre di Liga (estrema destra) e Forza Italia (centrodestra) hanno lasciato l’aula del Senato al momento del voto.