Il maltempo ha causato la morte di nove persone, 13.000 persone sono state evacuate e il numero dei dispersi deve ancora essere determinato. Un “nuovo terremoto”, annuncia il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a pochi giorni dalla commemorazione del terremoto del 2012.
Intanto, anche se oggi non sono previste piogge abbondanti, si conferma il ‘codice rosso’ per esondazioni e frane in tutta la regione, a Bologna e Modena, sulle colline montuose centrali della regione ea Bologna. “Codice arancio” in pianura e sul litorale ferrarese. E le scuole sono ancora chiuse. Un’altra notte di salvataggio e un’altra notte di paura, scrivi a Francobollo.
“Ieri sera è andata bene, è stato un miracolo rispetto a ieri. Ora si prova a ripartire”. Luigi scende via Garibaldi, attento al fango che ricopre la strada. “Ci sono ancora strade allagate, non è ancora finita”. Faenza si sveglia sotto un cielo grigio, con la speranza che non oggi cadrà una goccia di pioggia. Si rotola nel fango, lentamente, borse e bisacce allacciate, stivali sporchi e pantaloni arrotolati. Facce stanche e sguardi perplessi. La polizia locale, i carabinieri e i vigili del fuoco sono ovunque, la gente li ferma e chiede informazioni su tutto. Quattro operatori della Protezione Civile hanno appena caricato due barche nel rimorchio. “Stiamo aspettando, sperando che non servano, ma non si sa mai”.
Da mercoledì sera il centro storico di Lugo, nel ravennate, ha cominciato ad essere allagato. L’acqua cominciò a defluire dalla parte meridionale della pianura, per effetto del deflusso dei fiumi Senio e Santerno, il primo a ovest e il secondo a est della città. L’acqua dei fiumi, cercando una via verso il mare, ha così invaso la città dell’Emilia-Romagna, a una decina di chilometri da Imola e Castel Bolognese, sempre più allagata. Alcune strade sono già sotto un metro d’acqua e gli allagamenti hanno raggiunto la Rocca Estese nel centro della città.
Ha piovuto senza sosta in Italia
Una famiglia di Fermo è stata evacuata mercoledì notte per precauzione dalla propria abitazione nei pressi del Ponte San Giacomo a causa dell’innalzamento del fiume Tenna. Aumento dovuto al maltempo, che ha colpito tutta la provincia, che ora è in “allerta arancione” con la provincia di Ascoli Piceno, ha detto all’ANSA il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. Il livello del fiume Ete, che in passato spesso straripava, si è piuttosto abbassato. Chiusi anche i ponti Molino Paci (ferro/legno) e Sacri Cuori. Ha piovuto tutta la notte nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli, con straordinari per i vigili del fuoco, che hanno lavorato lunghe ore. Nei territori sono stati registrati smottamenti, alberi caduti al suolo a causa del terreno impregnato d’acqua, e in alcuni centri ci sono stati problemi con i tombini e il sistema delle fognature. Molte scuole sono state chiuse nelle tre province. A Fermo il sindaco ha disposto solo per giovedì la chiusura di alcune strade, quelle più vicine al bacino dell’Ete: è previsto il trasporto scolastico. Giovedì mattina pioveva a tratti, ma il cielo era ancora nuvoloso.
“Martedì in Consiglio dei ministri verrà dichiarato lo stato di calamità e verranno presi i primi provvedimenti, una risposta per evitare problemi burocratici. Già annunciato il congelamento dei mutui e delle entrate fiscali”, ha detto il ministro dell’Ambiente e dell’Ambiente Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Radio1.
Ordine di evacuazione per diverse località
Disposta l’immediata evacuazione di persone e imprese da Villanova di Ravenna, Filetto e Roncalceci per il rischio di esondazione causato dall’esondazione del fiume Lamone tra Reda e Fossolo. Il Comune di Ravenna informa le persone che non possono far visita ad amici e parenti dell’area di accoglienza allestita a Città del Cinema presso il Museo Classis. “Gli autobus vengono inviati ai villaggi colpiti. Fateci sapere. Limitate il più possibile i vostri viaggi”, dice l’amministrazione locale.
“Molti di voi ci hanno segnalato la mancanza di energia elettrica in molte strade e zone della città. Siamo in costante contatto con il fornitore per accelerare il ripristino di contatori e quadri elettrici”, è il messaggio inviato da Gian Luca Zattini, il sindaco di Forlì, uno dei comuni più colpiti dall’alluvione. “Stiamo facendo del nostro meglio, ma non tutto dipende da noi”, spiega il sindaco. Intere aree dell’Emilia-Romagna sono rimaste isolate per interruzioni di corrente e difficoltà di comunicazione dovute all’interruzione delle linee telefoniche. (Traduzione: Oana Avram/Rador).
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