Il ministro della Giustizia Cătălin Predoiu dichiara, nell’ambito della pubblicazione da parte della Commissione europea del pacchetto legislativo anticorruzione, che è controproducente ostacolare lo sforzo di lotta alla corruzione negli Stati membri dell’UE ignorando il principio di riconoscimento di sentenze in materia penale in altri Stati.
Secondo il ministro della Giustizia, “il consolidamento della legislazione anticorruzione a livello nazionale in ciascuno Stato membro e quindi nell’intero spettro degli Stati europei deve essere accompagnato da una buona cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri europei e dal rispetto ad letteram del principio di mutuo riconoscimento delle sentenze definitive in materia di diritto penale”.
“Ci sono ancora cose da fare in questo senso in altri Stati membri dell’UE, a mio avviso. È controproducente contrastare gli sforzi contro la corruzione all’interno degli Stati membri dell’UE. L’UE ignora il principio del riconoscimento delle sentenze definitive in materia penale in altri ( Stati europei) È noto che la Romania ha incontrato difficoltà in passato in alcuni casi di persone condannate penalmente in Romania, fuggite dalla giustizia in Italia e in Grecia.
Dal 2020 il Ministero della Giustizia ha attivato tutti i canali diplomatici a sua disposizione al riguardo e manterrà questo tema in particolare nell’agenda dei colloqui bilaterali a livello di Commissione Europea, fino alla chiusura di ogni “scappatoia legale” in Europa. legislazione e il rimpatrio di tutti coloro che sfuggono alla giustizia, per eseguire le decisioni finali dei tribunali rumeni. So che questo è un lavoro a lungo termine, che richiede una grande perseveranza diplomatica e politica, ma a mio avviso non c’è altra via e nessun altro risultato accettabile, motivo per cui il Ministero della Giustizia persevererà con questi sforzi fino a quando i problemi non saranno risolti”, ha detto Cătălin Predoiu, secondo un comunicato stampa del ministero della Giustizia.
L’ex presidente del consiglio provinciale di Neamţ Ionel Arsène, processato dopo essere stato condannato a sei anni e otto mesi di reclusione con esecuzione per traffico d’influenza, si è recato in Italia a marzo. Sempre in Italia, Darius Vâlcov, condannato a sei anni di carcere con esecuzione per traffico d’influenza e riciclaggio di denaro, oltre a Dragoş Săvulescu, Mario Iorgulescu e Alina Bica.
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